Ecco un’estratto da un articolo del fake-blog “perle complottiste”:
“Quindi Mazzucco adombra l'ipotesi che le Twin Towers siano state demolite perché creavano problemi al traffico, consumavano troppo di riscaldamento e contenevano amianto. Certo, qui in Italia avremmo risolto il problema diversamente: un po' di materiale isolante, un paio di semafori, una spruzzatina per coprire l'amianto... ma in America, si sa, si fanno le cose in grande, per cui hanno pensato bene di organizzare un attentato terroristico con quattro aerei dirottati e tremila morti.
Una vera... Mazzuccata!”
Pseudo-critica intentata dall’anonimo staff del fake-blog “perle complottiste”, per persuadere il lettore dall’intendere che possa esistere una relazione tra le coincidenze, a prima vista senza analogia alcuna, con gli atti “terroristici” dell’11 settembre 2001…
L’articolo che questi disonesti fake-bloggers cercano di mettere in ridicolo è questo:
I "piccoli sporchi segreti" delle Torri Gemelle
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=1561
Lo spezzone dell’articolo criticato con sberleffi infantili in realtà è, appunto come si legge ciccando sul link, ben più lungo delle infami poche righe, che hanno insudiciato il web, pubblicate sul fake-blog “perle complottiste”
Certo bisogna essere ciechi per non constatare che i terroristi, tra tanti simboli da colpire, avessero scelto proprio, “casualmente”, questo simbolo: le “twin towers”… oltre al Pentagono!
Un bersaglio facile tutto sommato perché quello era l’obiettivo simbolo di New York: le torri gemelle.
Passare la sicurezza dell’aeroporto tranquillamente (…con “box-cutters” al seguito!), impaurire passeggeri, impadronirsi della cabina di pilotaggio e dirottare, dopo aver spento o variato la frequenza del “transponder”, portare i due aerei sulle twin towers…
È stato per caso?
La spiegazione ufficiale vorrebbe far credere che il “terrorismo” islamico avesse voluto colpire al “cuore” finanziario degli Stati Uniti per assestare un colpo diretto all’orgoglio americano…
Ma un simbolo vive nell’immaginario e nell’immaginario rimane…
I 19 terroristi sapevano che sarebbero anche cadute le torri?
No, le torri sono cadute inaspettatamente…
La spiegazione ufficiale vorrebbe far credere che il calore degli incendi innescati dal carburante contenuto nei serbatoi degli aerei avesse scaldato la struttura fino a provocarne il collasso progressivo degli edifici… Non uno solo: ma tutti e due gli edifici sono crollati per riscaldamento della struttura e successivo indebolimento!
Non mi addentro nelle vicissitudini che hanno visto poi, il WTC7 crollare alle 17:20 di quel giorno… Crollo per cui la Versione ufficiale non ne parla e gli organi governativi preposti all’espletamento di tali verifiche annaspino di fronte alla fatica che fanno per negare la demolizione controllata…
Mi chiedo se la motivazione del “colpo al cuore”, indicata sopra sia vera oppure accertando la natura degli interessi scaturenti da tale effetto non si possa ricondurre la paternità dei responsabili ad altri individui, che non siano “terroristi” islamici ma persone invece ben inserite nell’ingranaggio dell’organo di controllo americano opportunamente mascherato…
Se leggo il fake-blog “perle complottiste” non posso sicuramente dire di intendere un acceso spirito di critica, visti anche i madornali errori che illustrerò nei seguenti articoli compiuti continuamente da parte loro…
Per cui è necessario presentare, un momento, la situazione a New York per come si è presentata al 10 settembre del 2001.
Larry Silverstein, speculatore immobiliare ebreo di New York, conduceva da tempo una serrata trattativa per l’acquisto dell’immobile “World Trade Center” di New York. L’iniziale offerta d’ acquisto pari a 800 milioni di dollari circa venne immancabilmente rifiutata da Port Authority (…di New York and New Jersey- l’Autorità Portuale), organo proprietario del complesso.
Port authority scarta l’idea di vendere l’immobile per questioni di insufficiente convenienza nell’affare, poiché il valore attribuito a WTC, è ben più alto: da fonti governative successive al 9/11, il valore dato al complesso "in piedi", risulta ammontare a 1,200.000.000 di dollari…
Verso luglio 2001, scavalcando ad un’asta un’altra società aggiudicataria per scarse garanzie da lei fornite, Silverstein prende il controllo del WTC.
Valore del contratto, stavolta, di leasing: 3,200.000.000 di dollari, da pagarsi in comode rate mensili di 10.000.000 di dollari circa…
È stupido Silverstein?
Non sapeva che:
“The trade center started life as a giant money loser, running annual deficits of $10 million to $15 million.”
http://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9F02E2DD1F3FF93BA3575AC0A9649C8B63&sec=&spon=&pagewanted=13
Non posso credere che all’epoca delle trattative di cessione uno speculatore immobiliare Newyorkese, del rango di Silverstein, non sapesse quello che i giornali hanno saputo… Considerato che solitamente in questi contratti uno ci rimette l’osso del collo per entrarci, ma con cognizione di causa!!!
Considerato, che intervenne insieme a lui, Lowy, della Westfield America, altro grosso imprenditore ebreo di origine australiana, per le superfici commerciali del complesso chiamate “the Mall”, al piano terra, la società ha un apparente intento speculativo sul complesso immbiliare. Qualora, comunque, le twin towers fossero state ancora in piedi, ad oggi, il “bagno di sangue” delle perdite finanziarie sortite sarebbe stato pesantissimo, ma come si suole dire: “mal comune mezzo gaudio”…
…fortunatamente, per se stesso, Silverstein non è stato così stupido!
Infatti i due, con la benedizione di Eisenberg, chairman di Port Authority, stipulano un contratto a prova di… aerei impattanti contro le torri: una cosa che succede così spesso che c’è bisogno di una “due diligence” apposita, da allegare alla normale relazione di fattibilità, che contempli questo rischio, cosiddetto ufficialmente in seguito… remoto!!!
“A property risk assessment report is prepared for Silverstein Properties before it acquires the lease for the World Trade Center (see July 24, 2001). It identifies the scenario of an aircraft hitting one of the WTC towers as one of the “maximum foreseeable losses.” The report says, “This scenario is within the realm of the possible, but highly unlikely.”
…dire che dal 24 luglio 2001, giorno in cui avviene l’aggiudicazione di Silverstein per il controllo del WTC, con l’estate davanti e la città di New York in vacanza, all’11 settembre 2001, si riesca a cambiare il servizio di sicurezza delle torri, si contratti la polizza assicurativa con l’AIG, grazie a Greenberg (e la Harriman Bank vicina alla famiglia Bush), che a sua volta rivenderà le polizze in quattro e quattr’otto ad un pool di assicuratori svizzeri sembra improbabile, eppure oramai è storia.
Ma vale il detto per cui: “non tutte le ciambelle escono col buco”!
Ammettiamo per un attimo che qualcosa fosse andata “storta”… e una torre o tutte e due non fossero crollate completamente, quindi probabilmente avrebbero avuto in seguito un periodo di “gestazione” dei permessi di demolizione “pezzo per pezzo”, come l’edificio della Deutsche Bank, ciò avrebbe reso il WTC un affare improponibile, Silverstein cos’avrebbe potuto fare?
“THE LEASE HAS AN ALL IMPORTANT ESCAPE CLAUSE: IF THE BUILDINGS ARE STRUCK BY "AN ACT OF TERRORISM," THE NEW OWNERS' OBLIGATIONS UNDER THE LEASE ARE VOID”
http://www.lookingglassnews.org/viewstory.php?storyid=5659
Nonostante non sia chiaro ad oggi quali siano gli obblighi che si fosse assunto nel contratto di leasing, oltre il pagamento dell’affitto del diritto di ricostruzione mantenuto sull’area, pagato mensilmente dalle assicurazioni, per conto di Silverstein, a Port authority…
A tutto ciò va aggiunto che oltre a questo susseguirsi di coincidenze se ne aggiungono altre:
- obsolescenza degli edifici
- pericolosità dell’amianto (che i “debunker” italiani si ostinano a riconoscere presente soltanto in una torre fino al 38° piano, ma a torto, perché precisi piani di smantellamento erano stati eseguiti verso la fine degli anni ’80 per questo motivo…)
- corrosione galvanica (…data dall’alluminio apposto sull’acciao)
- manutenzione sovvenzionata dai contribuenti
- impianto condizionamento-riscaldamento dell’aria da rivedere completamente
- mancata occupazione della totale superficie degli spazi
- spostamento graduale degli occupanti al di fuori di South Manhattan
- problematiche relative alla viabilità
- crollo dei prezzi degli affitti degli uffici a mq per ovvio esubero di superfici non occupate
tutto ciò oltre a molteplici ulteriori sfaccettature che ho indicato con molti link a questi tre articoli:
http://bugietotali.blogspot.com/2007/10/speculazione.html
http://bugietotali.blogspot.com/2007/11/silverstein-24072001-pessimo-affare-911.html
http://bugietotali.blogspot.com/2007/11/silverstein-ma-quale-obbligo.html
A questi tre collegamenti, all’altro mio blog “Bugie Totali”, si trovano i riferimenti di cui alle “anomalie” indicate: sia nella forma del contratto di leasing, sia alle problematiche connesse agli edifici e sia alla speculazione.
Non esiste alcuna possibilità di poter negare, come tenta di fare insulsamente lo staff del fake-blog “perle complottiste”, una coincidenza che legherebbe gli attentati analogamente alla situazione generale del World Trade Center.
E’ impensabile non poter credere che indirettamente “terroristi” islamici, dirottino degli aerei contro due edifici, regalando:
- agli USA un pretesto per l’inizio della guerra in medio oriente
- una speculazione immobiliare senza precedenti
- l’erogazione di Liberty Bond per miliardi di dollari per la ricostruzione del WTC e le nuove sedi delle banche che altrimenti si sarebbero trasferite da south Manhattan
- l’eliminazione di documenti compromettenti, riguardanti la frode della Enron, custoditi all’interno di WTC7
- l’eliminazione di documenti inerenti la causa relativa alla presenza dell’amianto nelle torri (documentazione questa che venne portata pochi giorni prima alle torri)
Senza considerare i benefici agli alleati…
Non posso che ritenere immane la malafede di cui sono perfetti interpreti i “debunker” italiani…
Forse vista la codardia di cui sono capaci i “debunker” italiani, lo staff del fake-blog “perle complottiste”, preferisce “debunkare” le belle biondine del video sotto…
…dubito, comunque, che ne saranno capaci!
LEVA…
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