giovedì 31 luglio 2008

Fake-blog "undicisettembre": "Disinformazione dei "debunker" e dintorni..."

Non si sa chi si celi dietro l’identità fittizia di alcuni autori del fake-blog “undicisettembre”!
…è certo, che nessuno mai si è dovuto impensierire per favorire e sostenere pubblicamente versioni c.d. “ufficiali”!
Sappiamo che il rappresentante del crollo del “debunking” italiano, sparuto gruppo cui si riconducono questi individui, è un DJ, giornalista… informatico: Paolo Attivissimo.
A sentir loro, sarebbe la passione ad animare questa attività sublimata nella creazione anzidetta, ma si avverte immediatamente che l’operato è volto a considerazioni particolari, nei confronti del movimento per la verità sull’11 settembre 2001 e dei suoi sostenitori, attraverso il costante discredito.
Proprio in questi giorni, in un articolo pubblicato sul fake-blog “undicisettembre”, Paolo Attivissimo “valuterebbe”, con questi metodi infamanti il Generale Stubblebine.
Qui una succinta presentazione del Generale Stubblebine.
…si può evincere immediatamente quanto il “debunking”, effettuato nei confronti della persona da screditare, cominci già dalla presentazione dell’immagine del volto della persona da colpire:


http://undicisettembre.blogspot.com/2008/07/albert-stubblebine-lesperto-militare-di.html

Attivissimo, esprime una sfilza di giudizi negativi nei confronti di colui che ha osservato quanto impossibile fosse che un aereo, come un Boeing 757, impattasse la facciata del Pentagono l’11 settembre 2001.
Una persona degna, proverebbe a smontare tali esternazioni, sulla base di misurazioni, fotografie, dati, testimonianze, verifiche, accertamenti, considerazioni plausibili, logica e tanto altro…
Attivissimo, addirittura, s’illude, invece, di smontare le osservazioni del Generale Stubblebine infliggendogli una derisione. Accusandolo di mancare di ragionevolezza per certe sue teorie perseguite come curatore di una ricerca militare nell’ambito del "remote viewing", presenta il Generale come un vanesio!
…sarebbe quanto meno giusto, per prima cosa, vedere le fattezze abituali del volto del generale Stubblebine, poiché quelle pubblicate dai “debunker” appaiono, come solitamente accade, essere un evidente plagio nei confronti dei ricercatori meno informati:



Premesso che i suddetti giudizi del “debunker”, in seno al “remote viewing”, sono il frutto di una sua spensierata ignoranza personale sull’argomento, è necessario riconoscere che l’attività di “debunking” dell’11 settembre 2001 e il CICAP, presentano più di qualche “obiettivo” in comune.

Il CICAP fa suo il libro “9/11: la cospirazione impossibile”… Testo di cui il nostro “debunker” è co-autore!
Ed è lo CSI (…CICAP Americano), ex-CSICOP, a smentire pseudo-scientificamente(*), pubblicamente ed ufficialmente la validità delle esperienze in ambito di “remote viewing”.

A queste smentite seguirà la cancellazione del programma “stargate”, preso in carico dalla CIA nel 1989:


http://www.globalsecurity.org/intell/systems/stargate.htm

L’incarico di comprovare l’inattendibilità dei test di visione remota, è affidato a Ray Hyman, "debunker" dello CSI…

Tra i “debunker” dell’11 settembre 2001, operanti intorno alle smentite della funzionalità di tali esperimenti di “RV”, ritroviamo anche l’illusionista/escapologo James Randi, ex-membro dello CSICOP (co-autore del libro del CICAP segnalato sopra), fondatore di JREF (James Randi Educational Foundation):

“According to James Randi, controlled tests by several other researchers, eliminating several sources of cuing and extraneous evidence present in the original tests, produced negative results.”

Secondo James Randi, test controllati da molti altri ricercatori, eliminando parecchie fonti introdotte e di prova estranea presenti negli esperimenti originali, hanno dato risultati negativi.

http://en.wikipedia.org/wiki/Remote_viewing

James Randi è richiamato da Attivissimo, per sostenere l’accusa di cialtroneria inferta al Generale Stubblebine, e dimostrare quanto certi suoi auspici siano del tutto privi di fondamenti e anzi ridicoli:


…anche se, ad oggi, ancora non si crede, come allora, a dette smentite dei “debunker” sono sorte organizzazioni internazionali indipendenti che hanno l’intento d’informare il pubblico sull’esperienza del “remote viewing” e continuare tali studi:

http://www.rviewer.com/
http://www.irva.org/
http://www.hrvg.org/


Come già si può riscontrare, il Generale Stubblebine rappresenta un doppio “bersaglio” sia per quanto concerne le sue osservazioni inerenti l’11 settembre, sia per quanto riguarda le sue considerazioni sul “remote viewing”…

…e nel “debunking”, si sa, se non si riesce a smentire, con argomentazioni, un “messaggio”, cosa che accade spesso, s’insidia il messaggero: nel caso, Stubblebine, viene screditato, per le sue opinioni in merito ai danni sulla facciata del Pentagono, con le insignificanti congetture di Attivissimo sul “remote viewing”…

Da simili articoli… non può che accrescersi ragionevolmente un risentimento, nei confronti dei “debunker”…

…ed infatti questo risentimento non tarda a presentarsi pubblicamente!

Pino Cabras, autore del libro “Strategie per una guerra mondiale”, pubblica un articolo sul suo blog riallacciandosi alle assurdità di Paolo Attivissimo nei confronti del Generale Stubblebine…
Di seguito ripropongo un estratto in particolare, rimandando il pubblico all’articolo sul blog di Cabras:

“Sono interi spezzoni della macchina bellica americana – fra i più accaniti difensori della verità ufficiale dell’11/9 – a voler spingere con preoccupante esaltazione la “Guerra al terrorismo” verso confini inauditi.
Pensate ad esempio a uno di questi “piegacucchiai”, il generale Paul E. Vallely. È uno di quegli ufficiali a riposo beccato dal «New York Times» a fare in TV propaganda sfegatata e bugiarda per le guerre di Bush e Rumsfeld mentre nascondeva i suoi corposi interessi privati. Vallely scrisse assieme a Michael Aquino un inquietante saggio, From PSYOP to MindWar: The Psychology of Victory (ovvero “dalla guerra psicologica alla guerra mentale: la psicologia della vittoria”). Il saggio partiva da idee già spregiudicate:

«La guerra mentale è soprattutto strategica ... Nel suo contesto strategico deve estendersi in ugual modo ad amici, nemici e neutrali in tutto il globo - non attraverso i primitivi volantini gettati sui campi di battaglia o gli altoparlanti della guerra psicologica, né attraverso gli sforzi deboli, imprecisi e limitati della psicotronica - ma attraverso i mezzi d'informazione posseduti dagli Stati Uniti che hanno la capacità di raggiungere virtualmente ogni popolo sulla faccia della terra. Questi mezzi d'informazione ovviamente sono quelli elettronici, radio e televisione.»

Fin qui sembrano le parole di un Goebbels che abbia letto McLuhan. Ma Vallely – per anni colonna editoriale di Fox TV - si abbeverava a queste parole:

«Gli sviluppi più avanzati delle trasmissioni permettono una penetrazione delle menti ovunque nel mondo in una maniera che sarebbe stata inconcepibile appena pochi anni fa. Come la spada di Excalibur, noi dobbiamo arrivare a prendere possesso di questo strumento e tutto ciò può trasformare il mondo per noi, se avremo il coraggio e l'onestà di promuovere con esso la civiltà.»

Va bene, siamo ancora in zona Harry Potter. Ma è ora che arriva il bello, per i profeti della MindWar:

«Ci sono delle condizioni puramente naturali in cui le menti possono diventare più o meno ricettive e la guerra mentale deve servirsi pienamente di fenomeni quali l'attività elettromagnetica dell'atmosfera, la ionizzazione dell'aria e le onde dalle frequenze estremamente basse».

Capito dove arrivano i “piegacucchiai” con le stellette?
Il co-autore era il maggiore Michael A. Aquino, uno specialista di guerra psicologica che nel 1975 aveva fondato una setta satanica denominata "Il tempio di Set", aspirante alla leadership della “Via della mano sinistra”. Si tratta di ambientini che incrociano facilmente le cose peggiori, dalla pedofilia ad Abu Grahib. E che infatti hanno incrociato le stanze dell’Amministrazione Bush.”

http://pino-cabras.blogspot.com/2008/07/i-piegacucchiai-e-le-guerra-mentale.html

La violenza fisica e quella psicologica costituiscono il mezzo principale per lo sviluppo degli esperimenti di controllo mentale eseguiti su cavie… umane.
Come ha indicato Cabras una di queste oscenità è la pedofilia.
I progetti di controllo mentale, come MK-ULTRA, si sono avvalsi di una struttura di contorno composta da organizzazioni periferiche destinate a minimizzare gli effetti generati da questa realtà…
Tali organizzazioni, riconducibili alla CIA, composte in maggioranza dagli stessi ricercatori operanti nei suddetti progetti, hanno loro assicurato protezione.

Una di queste è l’FMSF (False Memory Syndrome Foundation). Questa fondazione difende gli accusati da violenze di pedofilia e annovera psicologi di fama internazionale. La costruzione della difesa si avvale della recondita probabilità che l’accusa sia corroborata da “false memorie”, ossia la vittima delle violenze subite ricorderebbe, in realtà, delle esperienze mai accadute… Tale costrutto fa leva sulla labilità della testimonianza, dimostrando, anche attraverso dei test, la possibilità d’innestare nella mente umana dei falsi ricordi che la gente riterrebbe accaduti realmente. Il concetto qui riassunto è ben più complesso e articolato, pertanto invito all’approfondimento.

All’interno dell’FMSF si trovano diversi “debunker” dello CSI, ex-CSICOP:

Paul Kurtz
Frederick Crews
Martin Gardner
Elizabeth Loftus
Vern Bullough
Loren Pankratz
James Randi

“Other FMSF Board Members, Martin Gardner, Ray Hyman (“debunker” di “stargate”), Elizabeth Loftus, Loren Pancratz, Thomas Sebeok are also CSICOP board members.”

http://lucianarchy.proboards21.com/index.cgi?board=scepticism&action=print&thread=534

Per un rapido confronto:

CSI, Fellows
FMSF, Board Members

Recentemente, all’interno della rivista del CICAP, “Scienza & Paranormale” n° 71, sono stati anche pubblicati quegli articoli costituenti i capisaldi dei fondamenti su cui si basano dette teorie:
-“Come si creano i falsi ricordi”
-“Falsi ricordi alla sbarra”
- ecc. ecc.

Da altri professionisti del settore, queste teorie sono state giudicate come legittimate unicamente dalla prominenza dei propri sostenitori... E che tale avvallo avesse offerto in realtà una copertura agli esecutori dei programmi di certe branche dei “servizi”, responsabili degli esperimenti di “mind control”:

- CIA Connections to the Mind Control Cults
- The CIA, The False Memory Syndrome Foundation, and the Politics of Ritual Abuse
- The Devil Denuded
- Friendly Fire
- The Forgettable "Remembering Satan"

http://educate-yourself.org/mc/falsememoryhoax1996.shtml

“The False Memory Syndrome Foundation was started in the United States in 1992, by parents whose children had come out about being sexually abused.”

L’FMSF venne aperta negli Stati Uniti nel 1982 dai genitori di cui i bimbi accusarono essere stati sessualmente abusati.

http://everything2.com/node/1541468

“Noblitt and Perskin state that the FMSF circulates data that comes from biased and unscientific sources and from the same data derives unfounded conclusions.”

“Noblitt e Perskin (MASA) affermano che da risultati dell’FMSF, provenienti da dati parziali e non scientifici, derivino conclusioni senza fondamento.

http://en.wikipedia.org/wiki/False_Memory_Syndrome_Foundation

"False memory syndrome. This simply does not exist as a recognized medical condition. The phrase was coined by the False Memory Syndrome Foundation, an organization formed to provide legal and emotional support to those accused of sexual abuse."

Sindrome da false memorie. Questo semplicemente non esiste come condizione patologica riconosciuta. La frase venne coniata dalla Fondazione della Sindrome da False Memorie, un’organizzazione formata per fornire supporto legale e morale a quelli accusati di violenza sessuale.

http://fmsf.com/legal.shtml

(i titolari del sito si sono impadroniti del dominio “fmsf.com” allo scopo di farvi andare coloro che cercano l’attuale “FMSF”, che ha dominio “fmsfonline.org”, e informarli dei fatti relativi)

Altri risultati presenti sul web offrono l’idea del dibattito che si svolge in seno alla credibilità delle teoria delle “false memorie”. Una raccolta di alcuni, tra questi, è suggerita qui.

Dalla polemica innescata si evince sostanzialmente quanto il risultato rasenti l’indignazione generale degli addetti del settore, anziché una semplice incredulità professionale…

Appare quantomeno equivoco il servilismo con cui le associazioni scettiche come CSI, CICAP ed altre, diano manforte nell’avvalorare le suddette teorie…

Riassumendo:
-Da alcuni esecutori dei programmi di “mind control” della CIA, per le conseguenze cui portò, è dipesa la creazione di una fondazione come l’FMSF;
-tra i membri dell’FMSF ci sono diversi membri dello CSI, ex CSICOP;
-il CICAP italiano supporta la condotta dello CSI americano (suo affine), pubblicando articoli circa le teorie sostenute dall’FMSF e le smentite inerenti il “remote viewing”;
-Mentre la CIA effettua programmi di “mind control” e “remote viewing”, le organizzazioni scettiche come CSI e CICAP rendono, “indirettamente”, un servigio. Tramite la disinformazione sistematica, attraverso la contestazione, tali associazioni partecipano alla generazione di un insabbiamento generale, costituendo una voce contrastante altre attività indipendenti da influenze “esterne”…

Certo riconoscendo che il conio del termine “false memory” è unicamente riconducibile, per paternità, all’FMSF e che lo CSI è composto, in percentuale determinante, da membri dell’FMSF stesso, si ha l’impressione che vi sia in corso un palese conflitto d’interesse e che impensabilmente, lo CSI, non potrebbe mai smentire l’FMSF sulla teoria della “sindrome da false memorie”.

Preso atto che l’FMSF è considerata emanazione indiretta dei “servizi”, che diversi suoi partecipanti sono membri dello CSI, che a loro volta questi, in sede congiunta, influiscano sulle direzioni anche del CICAP italiano, in quanto, in parte, partecipanti di questo, è inevitabile non riconoscere, in tutto il percorso da “monte” a “valle”, la possibilità che accorra la presenza di una costante influenza, dal “gradino” più alto a quello più basso, in relazione ad un ordine imposto implicitamente ai sub-alterni, per la presa di posizione sui singoli argomenti… di conseguenza comprendendo necessariamente anche i “debunker” mitografi cicappini dell’11 settembre 2001.

…James Randi, co-autore con Paolo Attivissimo del libro “9/11: la cospirazione impossibile”, è lo stesso James Randi che ritroviamo nel Board Members dell’FMSF…

Quanto possa diffondersi di positivo da questa somma non mi azzardo a immaginarlo…

…basta però molto poco per dimostrare quanto l’ipocrisia dei “debunker” non conosca limiti ed è sufficiente vedere lo sfoggio dell’illusionista, da parte di Attivissimo, per comprendere, informandosi, il plagio da lui commesso nel suggerire tale esempio…

A Randi, sul sito del CICAP, si dedica una pagina in cui si riporta una sua biografia…
Con minuziosi particolari in riferimento agli aneddoti che nell’arco della sua vita lo hanno accompagnato si tralasciano i suoi trascorsi all’FMSF, probabilmente perché scomodi da mostrare al pubblico:

http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100071

Appare quantomeno assurdo che una minuziosa biografia, come quella pubblicata sul sito sopra, non riporti nemmeno una riga in relazione all’appartenenza di Randi all’FMSF.

Nemmeno una parola…

Giustamente questo lo fa notare anche un utente sul sito di Massimo Polidoro:


http://www.massimopolidoro.com/news/sabato-sera-a-terzo-pianeta.html

Leggere per credere…

La replica di Massimo Polidoro spiega successivamente che si tratta di una semplice dimenticanza fortuita… argomentando che Randi, partecipando a molteplici iniziative, rechi l’impossibilità di tutte le recensioni a lui relative.

Lascio al pubblico ogni commento su dette motivazioni.

…tempo addietro, lasciai lì un commento (…di cui feci lo shot, ma che ora non ritrovo, tra 3 pc pieni di materiale in cui lo devo cercare!) che non venne pubblicato!

Per questioni di logica elementare, dipendendo sempre la decisione della pubblicazione dalla stessa persona, se il destinatario elimina un commento, uno nuovo dello stesso tenore e con identici contenuti subirà la stessa fine …

Così ho fatto e il mio nuovo commento ha subito ancora la stessa fine del precedente:


In conclusione I “debunker” vorrebbero far passare un lupo per una pecora.

Tralasciando che mentre dimenticano di menzionare certe appartenenze dei propri guru ad organizzazioni di dubbia provenienza, omettano (volutamente senz’altro) di mostrare che Stubblebine è impegnato anche in una fondazione benefica da diverso tempo…

Argomentazioni da parte dei "debunker" per smentire: "ZERO"!!

sabato 26 luglio 2008

Fake-blog "undicisettembre": "Whole lotta... stuart!!!"

L’assenza dell’”esperto” in cose aeronautiche si fa sentire…

Sarà in vacanza, o si è dileguato per non esser costretto a smentire pubblicamente i suoi colleghi?!!!

Di seguito pochi rapidi passaggi per riscontrare l’incompetenza dei “debunker”…

Tra i commenti di un articolo demenziale troviamo questi scivoloni:




http://undicisettembre.blogspot.com/2008/07/lorigine-della-teoria-del-carrello.html


1°:

l’estratto riportato dai “debunker”, per screditarmi, non proviene da un articolo scritto… dal sottoscritto! …infatti l’autore è l’utente “Sigmatau”!



http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2110


2°:

FMCS non sta per il plurale di “Flight Management Computer”, ma, come si evince dalla descrizione del flight deck del Boeing 757-200 sul sito stesso della Boeing, sta per:

flight management computer system

http://www.boeing.com/commercial/757family/200back/back4.html


3°:

tra le tante sciocchezze che si leggono nel fake-blog “undicisettembre”, tra l’euforia generale degli ignoranti lì presenti, si trova riportato anche il concetto per cui i comandi degli aerei non si potrebbero bypassare e portare dove si vuole, dicendo che sarebbe una favola smentita addirittura dalla stessa Boeing!
Di seguito, un estratto da un articolo che pubblicai su “Bugie Totali” (…nell’articolo vi sono i link alle fonti), in cui descrivevo come questa tecnologia fosse vecchia, al 2001, di almeno vent'anni:

"Gli aerei vennero pilotati da una base a terra, a causa dell’elevato rischio dovuto ai test di manovrabilità. In tre anni e mezzo di durata del programma vennero fatti volare 26 volte.

Ogni HiMAT è dotato di un sistema di calcolo digitale e venne pilotato a distanza da un pilota ricercatore della NASA da una base a terra, tramite una videocamera nella cabina. C’era anche un TF-104 che seguiva in sostegno il velivolo: qualora il pilota remoto, da terra avesse perso il controllo dell’HiMAT, il pilota dell’TF-104 sarebbe intervenuto rilevandone prontamente i comandi."

http://bugietotali.blogspot.com/2008/02/remote-control-hyper-himat-nasa-dryden.html


Questo succedeva oltre 20 anni prima l’11 settembre 2001. Chiaro che da quel periodo tali sistemi si siano evoluti enormemente…

Come già ampiamente spiegato in passato, ogni volta, i “debunker” dimostrano l’incompetenza generale su qualsiasi argomento…
…i loro scritti sono completamente inaffidabili, la loro lettura induce un rischio ed un pericolo per chiunque voglia approfondire l’argomento, pertanto raccomando eccezionale attenzione a chi si voglia avventurare nei meandri di cotanta dis-informazione…

sabato 12 luglio 2008

Fake-blog "undicisettembre": "Noiosi "debunker"..."

Giulietto Chiesa europarlamentare e giornalista italiano ( http://it.wikipedia.org/wiki/Giulietto_Chiesa ):







Da anni impegnato in un gruppo di ricerca di cui lo scopo è la promozione di una nuova indagine sugli eventi dell’11 settembre 2001, qualche giorno fa pubblica un articolo sul quotidiano italiano “La Stampa”, su di uno dei tre inspiegabili crolli avvenuti quel giorno a New York:

“Ci sono in questa storia troppi punti interrogativi per prendere per buone le anticipazioni fornite dal possiamo dire famigerato NIST (National Institute for Standard and Technologies) in merito alla Torre N.7 del World Trade Center.”

Per “par condicio”, sulla testata giornalistica viene pubblicato un altro articolo in contrasto con quanto da Chiesa affermato:

“L’11 settembre 2001 la Tower 7 di Ground Zero crollò a causa delle fiamme e non di una demolizione controllata: al termine di un’indagine iniziata nel 2005 il «National Institute of Standards and Technology» ha redatto un rapporto che smentisce le teorie cospirative ma continua a sollevare polemiche.”

…quanto scritto nel secondo articolo de “La Stampa”, è un falso. Il NIST, ad oggi, non ha pubblicato nessun rapporto dal quale si possa evincere che la sua redazione smentisca le “teorie cospirative”(*)... al di là di ogni ragionevole dubbio.

L’attenzione di questo post è dedicata ad un fatto d’importanza sicuramente secondaria, ma comunque significativo alla comprensione dell’”use of the ridicule” come mezzo di persuasione utilizzato spavaldamente dai “debunker” contro un pubblico inconsapevole…

Tra gli articoli, de "la Stampa" vi è la possibilità di postare commenti…
Tra i commenti chiunque può inserire un’identità a suo piacimento!

…e qualcuno ha l’"ottima" idea di postarne qualcuno con lo pseudonimo: “Giulio Chiesetta”!

E’ evidente che l’intento di colui che utilizza tale pseudonimo, è sminuire la personalità e l’operato di Giulietto Chiesa di fronte al pubblico, ridicolizzandone il suo nome proprio…

Si penserebbe che questo possa essere un espediente infantile e, date le argometazioni, inutile… In realtà questo operatività utilizzata ininterrottamente dai “debunker”, procura un plagio determinante un’influenza negativa alla comprensione di un evento complesso come l’11 settembre 2001…

Basta andare su uno dei fake-blog dei “debunker” italiani, per constatare il successo dell’avvenuta presa in giro nei confronti di Chiesa:


Non contento di questa presa di mira contro Chiesa e, indirettamente, del pubblico di utenti avvicinatisi alla discussione, ho provato ad utilizzare, anch’io, lo stesso metodo di “debunking”, un po’ più esplicitamente, e trasversalmente nei confronti del tizio che postava con lo pseudonimo “Giulio Chiesetta”!


John Battista, “debunker”, è ampiamente recensito su “fakeblogdebunker” e il commento su “La Stampa” è stato appositamente postato per essere facilmente riconducibile ad una sua arroganza di esperto in “aeronautica”, qui presente:

http://debunkerfakeblog.blogspot.com/2008/04/fake-blog-undicisettembre-john-piove.html

Nel caso specifico, il tapino voleva far passare un ciclo di 34 ore di simulatore di volo per uno di 60, e attribuirglielo bell’è buono ad Hanjour…

In realtà di quelle ore di simulatore di volo, Hanjour, presunto dirottatore dell’aereo che avrebbe impattato la facciata del pentagono, ne aveva fatte 21, mentre 60 ore, si riferiva ad un “Systems Ground Training”, ossia un corso, dallo stesso portato a termine, in cui i piloti commerciali imparano a spiegare i sistemi e le funzionalità di un aereo… Attitudine nella quale, documenti alla mano, il patsy, si dimostrò un disastro totale (leggere giudizio di Peggy Chevrette al link nel post segnalato poco sopra).

Ritornando a “La Stampa”, dopo tale commento, compare la richiesta del mio “IP” da parte di “Giulio Chiesetta” all’admin…!

Come ha fatto a capire che ero sempre io a scrivere gli altri commenti non me lo spiego!!!!

Ma arriva anche la fine del suo atteggiamento puerile:

Dopo questo commento non appaiono più suoi commenti!!!

Per farsi un’idea di come I “debunker” protendano verso l’utilizzo dell’”use of the ridicule” contro i sostenitori delle “teorie alternative”, ancora una volta, basta dare uno sguardo al loro fake-blog “undicisettembre”, per rendersi conto del tipo di trattamento riservato, questa volta, a Richard Gage, Archietetto e fondatore del sito: http://www.ae911truth.org/


…ecco come viene presentato sul fake-blog dei “debunker” italiani:


http://undicisettembre.blogspot.com/2008/07/giulietto-chiesa-scrive-del-wtc7-su-la.html

Altre foto usate dai “debunker”, in scherno dei sostenitori delle “teorie alternative”, sono riportate qui:

http://debunkerfakeblog.blogspot.com/2008/04/ateismo-scetticismo-debunking-altre.html

(*) Dal sito del NIST si apprende che la data di pubblicazione della copia del rapporto per il pubblico, sul WTC7, doveva esser pubblicata in questi giorni:

7/08 Release draft reports for public comment.
8/08 Release final reports on WTC 7 Investigation.

(vedi pag. 4 schema scadenze rilascio rapporti tecnici)

http://wtc.nist.gov/media/NCSTAC_December18(Sunder).pdf


L’ultima pubblicazione del NIST, risale a Dicembre 2007:


Minutes of the NCST Advisory Committee meeting, December 18, 2007

http://wtc.nist.gov/


Ad oggi non c’è nulla che ratifichi quanto scriva Maurizio Molinari nell’articolo de "La Stampa"…


Cosa scrivono i “debunker” in merito all’articolo di Molinari?


“Per fortuna La Stampa pubblica anche un articolo che attinge agli esperti veri, a firma di Maurizio Molinari.”
(Paolo Attivissimo)

lunedì 7 luglio 2008

Fake-blog "undici settembre": "Vergognoso "debunking"..."

Cosa sia peggiore dell’oscuramento di una testimonianza, da parte di un giornalista è indeterminabile…
Soprattutto quando questi si applica, giorno e notte, per tradurne molteplici, dall’inglese!
Come prima cosa si sarebbe portati a credere che chi stia facendo una ricostruzione simile, ha degli interessi dipendenti dalle conclusioni cui tale esposizione porterà…

Per chi non l’avesse ancora capito, si sta descrivendo il modo di fare giornalismo (…informatico? …bò) di Paolo Attivissimo, giornalista… informatico, nonché rappresentante del “debunking” italiano delle c.d. “teorie alternative” dell’11 settembre 2001.

Negli ultimi giorni si era dato da fare nella traduzione delle testimonianze raccolte nel libro “Firefight”, da me recensito qui:

Dette traduzioni, ambiguamente, riportavano fedelmente tutto ciò che riguardasse il ritrovamento dei pezzi di rottami d’aereo rinvenuti al Pentagono… (non ha fatto alcuna differenza se i pezzi erano sempre gli stessi. Evidentemente se dieci persone hanno visto lo stesso pezzo, nel “debunking”, equivale a dire che son stati visti dieci pezzi…)

Questo tipo di ricerca, come già detto nei precedenti post di “fakeblogdebunker”, è, senz’ombra di dubbio, fallimentare… Quando si tende a evidenziare certi particolari piuttosto che altri, per convenienza delle conclusioni, il risultato della ricostruzione diviene con tutta evidenza fraudolento.
La frase selezionata nello screen-shot, scritta dal sedicente giornalista, è disonorevole per, almeno due motivi: sia per non render giustizia ad una coraggiosa testimonianza di Barry Jannings (mostrata qui di seguito) e sia per una verità che le vittime assassinate l’11 settembre 2001 ancora non hanno trovato…

Nell’intervista, a 5:48, Barry Jennings:


…the fireman escorting him instructed Jennings and Hess not to look down because "…we were stepping over [dead] people... and you know you can feel when you are stepping over people."

…il pompiere che lo stava scortando istruì Jannings ed Hess di non guardare giù perché “stavamo camminando sopra I corpi delle persone… e voi sapete, che potete rendervi conto se ci state camminando sopra.”

Barry, si trovava all’interno del WTC7, era sceso dal 23° piano quando in suo soccorso arrivarono i pompieri.

Si parla esplicitamente di uomini morti all’interno dell’edificio crollato alle 17:20 del pomeriggio dell’11 settembre 2001: Barry Jannings è un testimone oculare.

Frammento importante della testimonianza di Jennings, risiede, inoltre, nel fatto di aver sentito forti esplosioni nel WTC7, ancor prima che le torri gemelle crollassero.

Nulla di tutto ciò, è riportato in The 9/11 Commission Report…
Così, sebbene in secondo piano, anche per quanto attiene al vergognoso “debunking” di Attivissimo & company…