mercoledì 24 dicembre 2008

Fake-blog "undicisettembre": "Scemo & + scemo!"

Ci risiamo!

Paolo Attivissimo:
http://undicisettembre.blogspot.com/2008/12/pentagono-i-dirottatori-piloti-erano.html


Come si può notare, a seguito di alcune mie obiezioni mosse nei confronti di una teoria troppo cara ai “debunker” per essere abbandonata, l’esemplare di pseudo-scettico qui riportato ritiene che le affermazioni e le convinzioni di un esperto pilota di aerei non possano essere messe in discussione, ma, a mo’ di medaglia da riporre in bacheca o come un cappotto messo sotto naftalina durante il periodo estivo, debbano essere destinate ad essere prese come una verità assoluta da contemplare ed accettare a priori. Verità assoluta che comunque, in quanto a certezze, non ha alcuna conferma storica ne scientifica ma, nel caso del volo AA-77 e dalla lettura del suo FDR pervenuto all’NTSB, si limita esclusivamente ed unicamente appunto a delle valevoli opinioni, che non condivido, di un esperto in questione.

Lo stile è proprio quello dello scetticismo pseudo-scientifico: accettare e propugnare a spada tratta la migliore teoria disponibile sul piatto in mancanza di una teoria che ne comprovi la contrarietà. Fa niente per i "debunker" se gli elementi per gettare le basi di quella teoria siano incompleti, e/o se questi siano sospetti e discutibili…

Un inetto acritico come chi ha scritto il commento che ho tosto pubblicato non può fare altro che accettare a testa bassa una teoria che assecondi le sue "convinzioni"…

John:


Questo esemplare di “debunker” qui, invece, risulta più interessante dell’altro. Lui è un “esperto”, di quelli veri, roba forte insomma…

Nella presentazione del fake-blog “undicisettembre” si legge di lui:

“John è un ufficiale di polizia giudiziaria con esperienza ventennale nel settore dell'intelligence investigativa e autore del libro digitale Crono911;”

Avete capito bene: esperto d’”inteliggence”!! …ecco perché è così affascinato dalla parola “CIA” e la ripete sempre!! Sul suo forum è sempre lì che tra una frase e l’altra blatera richiamando la famosa agenzia americana… ma che gli avrà fatto la CIA?? Bò! Sarà un agente segreto mancato: il “Diabolik” nostrano…!! John poi spesso si millanta un esperto in aeronautica e lì mostra gran parte del suo meglio:

- Modelli di aerei scambiati per aerei più grandi e più carichi di carburante…
- Confusione tra un corso di dizione di sistemi di volo di 60 ore, per un corso di simulatore di volo di 21
- Ecc. ecc. ecc.

Tacciamo, momentaneamente, tutto quanto non si legge sul fake-blog “undici settembre” sui trascorsi storici di Osama Bin Laden, materia questa che dovrebbe proprio essere quella del sedicente esperto in “intelliggence”…

Lo stesso ha poi anche avuto velleità da esperto in operazioni immobiliari, cercando di spiegare l’affare WTC dal punto di vista dello speculatore immobiliare Silverstein: e qui entriamo nel mio campo lavorativo. Io sono un esperto proprio in terreni edificabili e il WTC, oggi, non è ne più e ne meno che un terreno edificabile…

Prima era un complesso direzionale-commerciale, oggi è un terreno edificabile: 2 operazioni ben distinte e separate…

Dovrei dirgli di stare zitto, viste le enormi figuracce rimediate…

Ma io non sono un “debunker” come certi altri che affollan la rete…

Sfido qualsiasi persona esperta nel campo immobiliare a dimostrarmi che a torri integre Silverstein stesse facendo un operazione finanziariamente a lui favorevole, alla luce di tutti i dati disponibili relativi ante-9/11 pubblicati… E che l’affare dell’anzidetto speculatore si sia verificato solo ed unicamente con l’abbattimento del complesso immobiliare suddetto.

…ma per questo non mi permetterò mai di dire a un qualsiasi profano che avesse obiezioni da muovere, anche duramente, che deve stare zitto poiché io sono un esperto e lui no…

È una questione di educazione e i due tizi qui elencati questa non sanno nemmeno cosa sia.

Pertanto vanno trattati di conseguenza.

lunedì 22 dicembre 2008

Fake-blog "undicisettembre": "Intanto 2 cosette..."

Se Hanjour, lo pseudo-attentatore che avrebbe dirottato AA-77 fino a farlo impattare contro il Pentagono l’11 settembre 2001, non risultasse del tutto credibile per le abilità dimostrate nella manovra d’avvicinamento compiuta, i “debunker” sono pronti a dargli una mano.

…anzi, da come ho potuto costatare, due.

Tempo addietro me ne ero occupato su “Fakeblogdebanker” nell’articolo “John: piove sul bagnato…”:

In quel caso, John, da “esperto” in aeronautica quale è, aveva confuso un corso di dizione di sistemi di volo di 60 ore completato da Hanjour, per un corso di simulazione di volo dallo stesso non completato. Alla luce dei fatti, le ore di simulazione di volo su boeing 737 fatte dallo pseudo dirottatore risultarono essere 21… su un ciclo complessivo di 34.

A ben vedere, documentazione pubblicata alla mano, dopo le 21 ore, Hanjour, a detta degli istruttori della scuola di volo, scomparve “like a fog” (…come una nuvola):

…pagò le ore svolte con assegni circolari e gli diedero il resto:110 dollari. La cosa più sorprendente è che la maggior parte di quelle ore di simulatore di volo su 737 venne svolta nell’arco di 3 giorni…

Certo, per uno sveglio come Hanjour, era una passeggiata…

Ma la svista di John, intanto, è ancora in bella mostra:


http://undicisettembre.blogspot.com/2008/04/hani-hanjour-laddestramento-al-volo.html


Ultimamente, sul fake-blog “undicisettembre”, è stata pubblicata una trascrizione rimaneggiata di una “conferenza”, tenuta dai “debunker”, svoltasi a Lugano l’11 settembre 2008.

Tra i relatori, un pilota di linea, che ha deciso di mantenere l’anonimato, analizza minuziosamente le singole azioni svolte da Hanjour, recitando però, in un estratto, così:

http://undicisettembre.blogspot.com/2008/12/pronti-gli-atti-del-convegno-di-lugano.html

Finora mi sono soffermato a leggere soltanto questo pezzo, per cui rimando al link esclusivamente per citarne la fonte, ma chiarendo fin da ora che non mi assumo nessuna responsabilità per ciò che c’è scritto lì dentro.

Inutile dire che Hanjour prima dell’11 settembre 2001 non aveva mai toccato un Boeing… vero.

E che probabilmente, viste come sono andate le cose, non lo toccò nemmeno quel giorno…

E’ invece riscontrabile una certa anomalia nella decisionalità stessa che lo pseudo-pilota-dirottatore-terrorista Hanjour avrebbe seguito: a tratti sembra avere avuto la totale padronanza dell’aereo, a tratti sembra essersi dimenticato all’improvviso come si faccia a pilotarlo e ancora sembra che colpire il Pentagono fosse stata l’ultima cosa che avrebbe voluto fare…

Ma allora perché i “debunker”, supini e proni alle “versioni ufficiali”, favoriscono così sfacciatamente gli pseudo-terroristi di quel giorno nel fare apparire una loro abilità di volo convincente nei confronti di un pubblico meno addentro nella faccenda?

Ai posteri l’ardua sentenza…

domenica 14 dicembre 2008

Fake-blog "undicisettembre": "Il profeta del "debunking" undicisettembrino: tra dogma e tabù!"

…sorprendenti somiglianze a disturbi compulsivi, intraviste nell’eliminazione nevrotica di link esterni ai suoi fraudolenti articoli, lascerebbero pensare che per Attivissimo si possa provare un po’ di pena o compassione:




…purtroppo, data la singolare epurazione, bisogna ricondurre tali atti esclusivamente alla dolente piaga della disinformazione più becera di cui artefici principali sono lui e gli altri “debunker” del gruppo di cui fa parte.

L’eliminazione di link esterni, infatti, è sempre diretta verso articoli che come oggetto esprimono un disaccordo nei confronti di una malsana e scorretta esposizione dei fatti che lì viene operata con noncuranza…

Ci troviamo, quindi, nel caso attuale di Attivissimo, ad una via di mezzo tra un guru e un imbroglione. Guru che intenzionalmente, secondo una giustizia personale basata su un proprio credo pseudo-scientifico di per sé discutibile, censura deliberatamente il pensiero a lui contrario.

I tabù dei “debunker”

La censura di Attivissimo, e dei “debunker” in generale, comunque, non si presenta in rete soltanto sottoforma di eliminazione di link esterni avversi al credo, ma anche nell’occultamento ai propri utenti di quegli elaborati contrari alle conclusioni ipotizzate e teorizzate, con dubbie simulazioni, da parte del NIST.

Si potrebbe alludere facilmente a dei tabù, che l’indefesso “debunker” sfoggia nelle sue “ricerche”.

Allegoricamente per Attivissimo & company è tabù tutto ciò che minaccia la (sacra) “versione ufficiale” dei collassi delle torri del WTC.

Un tabù che poi, sottoforma di informazioni manipolate, provoca danni a chi, suo malgrado, li reputa persone affidabili.

La prima definizione capitata sottomano del termine “tabù” è quella di “wikipedia”:

“In una società umana un tabù è una forte proibizione (o interdizione), relativa ad una certa area di comportamenti e consuetudini, dichiarata "sacra e proibita". Infrangere un tabù è solitamente considerata cosa ripugnante e degna di biasimo da parte della comunità. […] Quando una certa azione o abitudine è classificata come tabù, essa viene proibita, vengono istituite proibizioni e interdizioni riguardanti la sfera di attività che la riguardano. […]”

Mettendo in relazione i concetti fondamentali di due rapporti sul collasso del WTC7, indicandone uno col termine “tabù” e l’altro col termine “dogma”, si dedurrà la scorrettezza obbligatoria cui sono soggetti i “debunker” nel raggiungimento delle proprie conclusioni precostituite e quanto si può ricondurre tale timore ossessivo, quasi religioso, ad una vera e propria disinformazione nel rappresentare la realtà per quel che è:

- Dogma: NIST, NCSTAR 1-A
- Tabù: CTBUH, “Comments”

Dogma:

“The initiating local failure that began the probable WTC7 collapse sequence was the buckling of the column 79.”

NIST, pag. 21: http://wtc.nist.gov/NCSTAR1/PDF/NCSTAR%201A.pdf

Trad: I’iniziale cedimento locale che ha avviato la probabile sequenza di crollo del WTC7 è stato la deformazione della colonna 79.

Tabù:

“The Council does not agree with the NIST statement that the failure was a result of the buckling of Column 79.”

CTBUH, pag. 4: http://wtc.nist.gov/comments08/CTBUHwtc7comments.pdf

Trad: Il consiglio non è d’accordo con l’asserzione del NIST secondo cui il cedimento è stato il risultato della deformazione della colonna 79.

Se ad ora, sul fake-blog “undici settembre” trovassimo citati entrambi i rapporti, la distinzione in chiave allegorica da me proposta tra tabù e dogma sarebbe ovviamente nulla!

Nel caso invece si vedesse citato uno solo dei due rapporti, scoprendo essa quale sia, avremo la possibilità di appurare se la distinzione anzi esposta possa essere confermata dai fatti e dalle pubblicazioni precedenti dei “debunker” stessi.

Vediamo sul fake-blog “undicisettembre” un articolo, ripreso anche nei precedenti miei ultimi due post, scritto proprio da Paolo Attivissimo, “debunker”:

“Il 20 novembre scorso il NIST (National Institute of Standards and Technology) ha pubblicato il testo finale del suo rapporto sulle cause del crollo del WTC7, la cosiddetta "terza torre" crollata l'11 settembre 2001.

Viene riconfermata la dinamica del crollo: incendi incontrollati, innescati dall'impatto delle macerie delle Torri Gemelle, e assenza d'acqua negli impianti antincendio (per via delle condotte tranciate dal crollo delle Torri), hanno prodotto la dilatazione e i cedimento di alcuni solai. Questo ha tolto il supporto laterale a una colonna particolarmente sollecitata, la numero 79, che si è piegata. Da lì, il cedimento si è propagato inarrestabilmente al resto della struttura.

Sono esclusi fenomeni esplosivi, perché una detonazione sufficiente a causare la rottura della colonna vitale avrebbe sfondato i vetri delle finestre dell'edificio, scagliandoli violentemente in fuori, cosa che non è avvenuta. Inoltre la detonazione avrebbe prodotto un boato ad oltre 130 decibel, udibile a grandi distanze.”
(Paolo Attivissimo)

http://undicisettembre.blogspot.com/2008/11/wtc7-pubblicato-il-testo-finale-del.html

Il rapporto del NIST è stato citato e abbondantemente glorificato così come il dogma della colonna 79 è stato ampiamente celebrato…

Questo era quello sopra allegoricamente indicato come dogma!

Va notato che i “debunker” cercano sempre di strappare consensi per mezzo di una leva psicologica che colpisce l’impressionabilità di molti individui: il richiamo all’eccellenza delle qualifiche di personaggi che sostengono le ipotesi del NIST.

Guarda a caso, però, nel CTBUH (The Council on Tall Buildings and Urban Habitat), che non soltanto è un’organizzazione più che adeguata per contrastare il NIST, troviamo proprio delle eccellenti qualifiche di personaggi che lo hanno redatto. Ciò nonostante, sul fake-blog “undici settembre”, nell’articolo dove si elencano i commenti contrari al rapporto del NIST, di questa relazione dell’onorevole istituto non se ne fa cenno alcuno…

Questo era quello che avevo indicato come tabù!

La cosa estremamente curiosa che colpisce senz’altro l’attenzione del pubblico è che questa relazione della nota organizzazione è stata pubblicata dal NIST in una lista, in cui ne ricadono altre, per prima:

http://wtc.nist.gov/comments08/

Il CTBUTH appare essere per i “debunker” un immane tabù, come lo era Galileo Galilei per la Chiesa che non voleva vedersi estromessa dalla fede un dogma vecchio di millenni…

Questa lista è stata ripresa da Attivissimo nell’articolo suddetto, dove, oltre a schernire i sostenitori delle c.d. “teorie alternative”, vorrebbe dare a credere di evidenziare due commenti che mostrano con quanta tranquillità si sia contrastato il NIST.

Inutile dire che questi commenti evidenziati, di importante o contrario al rapporto del NIST, hanno ben poco, tanto da rasentare, al limite, la rappresentazione di una malsana pantomima.
Secondo il pio “debunker”, un commento, quello erroneamente attribuito dal NIST a Silverstein, contesterebbe con forza i contenuti e un altro, quello del PANYNJ, rincarerebbe una dose di disaccordo:

- Studio legale di Silverstein: http://debunkerfakeblog.blogspot.com/2008/12/fake-blog-undicisettembre-1-parte.html

- PANYNJ: http://debunkerfakeblog.blogspot.com/2008/12/fake-blog-undicisettembre-2-parte-il.html

Certo, viste le cose come stanno il CTBUH è da considerarsi per il “debunking” l’annullamento della “legge” cui sono votati, l’annientamento supremo del credo al quale appartengono, un’eresia…

Questi sarebbero gli unici commenti “avversi” al NIST evidenziati dai fedeli suoi estimatori “debunker”. Un po’ come la risibile disputa che tempo addietro era sorta in merito alla posizione dei segni dei chiodi sugli arti superiori di Gesù Cristo: alcuni sostenevano i palmi, altri i polsi…
Appunto, irrilevante nei confronti del dogma.

Leggendo la relazione del CTBUH si trova una sequela di dubbi diretti all’”indiscutibile verità” del NIST secondo il quale gli elementi avrebbero perso la loro resistenza a causa del calore degli incendi:

The NIST analysis (p. 353), shows that shear studs and the bolts holding the primary Column 79 failed before the temperature of the steel reached 200°C. This implies a fundamental weakness that would be picked up by a conventional PBD analysis. These temperatures are very low compared to a fire protection test that assumes that steel loses strength at 550°C.

The failure of shear studs is surprising, and has been modeled in a very simplistic way, which may overestimate the failure of this element. Prior studies and real fire cases have not previously identified shear stud failure as a significant possibility.


Trad: L'analisi del NIST (P. 353), indica che le viti ed i bulloni che tenevano la colonna primaria 79 si sono danneggiati prima che la temperatura dell'acciaio avesse raggiunto 200°C. Ciò implica una sostanziale debolezza che sarebbe stata ripresa dalle analisi convenzionali di PBD. Queste temperature sono molto basse comparate ad un test di protezione antincendio che suppone che l'acciaio perda resistenza a 550°C.

Il guasto delle viti è sorprendente ed è stato configurato in maniera molto semplicistica, con cui si potrebbe sopravvalutare il guasto di questo elemento. Studi precedenti e casi d’incendio reali trascorsi non hanno confermato un danneggiamento della vite come una possibilità significativa.

Sapendo che il NIST ha impiegato almeno tre anni per completare le indagini sul crollo del WTC7 e sapendo che in seguito ha accordato un termine di poche settimane per ricevere i commenti è encomiabile lo sforzo del CTBUH nel far valere le proprie posizioni e nell’esporsi con una certa sicurezza con così poco tempo a disposizione.

…sicuramente può essere considerata, questa relazione, una “contestazione con forza” al rapporto del NIST e non, certo, le richieste di precisazioni reclamate dallo studio legale di Silverstein in relazione alla terminologia adottata nel NCSTAR 1-A, come asserito fraudolentemente dai “debunker”…

…andrebbe segnalato anche il commento della Skyscraper Defense, che, come organizzazione preposta alla sicurezza e all’innovazione tecnologica nella costruzione dei grattacieli, si è distinta per aver “rincarato una dose di disaccordo”, vera, nei confronti del rapporto pubblicato dal NIST.
Il suo fondatore Dan Goodwin ha inviato un fax in cui pone una decina di quesiti. Ne riporto i primi due:

http://wtc.nist.gov/comments08/danGoodwinwtc7comments.pdf

1) Nella vostra presentazione video, affermate che non c’erano testimoni che riportarono di avere udito esplosioni durante i crolli delle torri. Invece, grazie alla FOIA del New York Times, ci furono numerosi pompieri e primi soccorritori che riportano di aver sentito esplosioni accorse nel momento dei collassi. Come rispondete?

2) Dopo aver rivisto il collasso del WTC7, e dopo averlo comparato con la presentazione e visualizzazione del vostro modello, si desume che i collassi non sono identici. Il video mostra chiaramente che l’intera struttura collassa giù dritta verso il proprio basamento quasi alla velocità di caduta libera. Mentre il modello della vostra presentazione e visualizzazione mostra i piani che collassano gradualmente, poi prendendo velocità come collassano le facciate esterne. Come spiegate ciò?

A questi commenti seguono poi tutti quelli che sospettano essere avvenuta una demolizione controllata in luogo dei collassi dovuti a impatti, calore e macerie…

…è anche comprensibile, in fin dei conti, non trovare nessuna traccia di commenti ostili al NIST, di un certo rilievo, sul fake-blog “undicisettembre”!

Certo è che non rimane che considerare i “debunker” dei fanatici religiosi appartenenti ad una delle tante sette deviate esistenti…

…e il “debunking” undici settembrino, una dannosa bufala tesa a rinforzare le proprie leggende pseudo-scientifiche a spese dell’ignoranza della gente.

Dall’articolo in questione è molto interessante un estratto conclusivo del famoso “debunker”:

“Vediamo dunque che non c'è alcun tabù nel contestare la "versione ufficiale" del NIST, neppure da parte di enti sicuramente lontani dalle idee cospirazioniste.”
(Paolo Attivissimo)

E’ vero! …da parte di tutti gli altri non c’è alcun tabù nel mostrare avversione ai rapporti del NIST.

domenica 7 dicembre 2008

Fake-blog "undicisettembre": "2° parte: il guru-imbroglione rincara la dose...!"

Dopo aver rilevato l’ennesima mistificazione di Attivissimo, riguardo alcune esternazioni che avrebbe espresso la Silverstein Properties nei confronti del rapporto finale sul WTC7(vedi post precedente), oltre alle già troppe riscontrabili costantemente sul fake-blog “undicisettembre”, prendo atto dell’ulteriore perdita di credibilità (…se mai ne avesse avuta alcuna) riscossa altrove dal gruppo di “debunking” rappresentato dal suddetto…

È evidente che gli individui ricadenti all’interno di questo gruppo non possano, o meglio, non riescano a descrivere ciò che “vedrebbero” negli eventi dell’11 settembre 2001 o in altri fatti se non attraverso la disinformazione e la distorsione di alcuni dettagli che invece risultano talvolta di una chiarezza disarmante.

Nel caso specifico mi riferisco ora ad un altro dei commenti ricevuti dal NIST in seguito alla pubblicazione del suo rapporto definitivo sul singolare crollo dell’”edificio 7” del WTC.

Il Port Authority of New York & New Jersey, l’ente che poco prima degli atti aveva ceduto in leasing allo speculatore immobiliare Silverstein parte del complesso direzionale-commerciale del WTC, è l’autore di questo commento che, a giudicare dal sensazionalismo attribuitogli dai “debunker”, dovrebbe insidiare gravemente lo stesso rapporto del NIST:

http://undicisettembre.blogspot.com/2008/11/wtc7-pubblicato-il-testo-finale-del.html

…per i “debunker”, come al solito, se la PANYNJ scrive un commento contrario al NIST -> è indice questo che il complotto non è avvenuto perché (secondo la logica dello psudo-scetticismo dal quale provengono) il commento sarebbe stato soppresso prima o ne sarebbe stata accordata la nullità anticipatamente…

Premesso che sicuramente un complotto si occulterebbe meglio anche grazie all’utilizzo di controversie, cause legali, dibattiti, scandali ecc., appare chiaro che nemmeno in questo caso, cioè del commento della PANYNJ, ci troviamo di fronte a qualcosa che determini una luce in seno a tutta la vicenda del 9/11.

Se con il commento dello studio legale della Silverstein Properties ci troviamo di fronte ad una semplice richiesta di precisazioni, in seguito accordata, con PANYNJ è oltremodo chiaro che ci troviamo di fronte ad uno degli atteggiamenti più banali che un ente pubblico possa tenere nei confronti di un evento più o meno eclatante…

Tale atteggiamento è descrivibile mediate il termine “scaricabarile”, molto usato in Italia proprio per descrivere soprattutto la mancanza di responsabilità che affligge i nostri enti!

…se prendiamo il commento in questione, fin dal primo punto polemizzato dal PANYNJ, in relazione allo spessore dell’isolamento termico utilizzato per gli elementi, troviamo una giustificazione nel rigetto delle responsabilità attribuitegli:

http://wtc.nist.gov/comments08/PANYNJlombardiwtc7comments.pdf

“…the installed fireproofing was subject to “controller inspection” and the architect/engineer of Record was responsible for the verification of the thickness for code compliance of the fireproofing as installed”.

Trad: l’antincendio istallato era soggetto all’”ispezione dell’addetto al controllo” e l’”A/E of Record” era responsabile per la verifica della conformità al codice dello spessore antincendio per come installato.

Il PANYNJ afferma pure che altrove nel rapporto del NIST viene affermato quanto invece lo spessore antincendio fosse giudicato a norma…

Nel secondo punto PANYNJ riprende una dichiarazione in cui il NIST afferma che l’area delle scale era più stretta rispetto alle norme tecniche stabilite nel “New York Building Code of 1968”, e ancora:

“Although the net floor area was not specifically indicated on the submitted design documents, after deducting all the unoccupied spaces, the Architect of Record would have, in all probability, calculated the net area and occupied load properly, in reaching the conclusion that 56 to 58 inch-wide stairs in the building were adequate.”

Trad: Anche se la superficie coperta netta non era specificatamente indicata nei documenti del progetto presentati, dopo aver detratto tutti gli spazi liberi, l’“A/E of Record” avrebbe, con ogni probabilità, calcolato la zona netta e il carico occupato correttamente, nel raggiungimento della conclusione che la larghezza delle scale da 56 a 58 pollici nell’edificio fosse adeguata.

Il NIST “rimprovera” PANYNJ e PANYNJ “si difende” citando ancora l’”A/E of Record”, sottintendendo, che i calcoli del NIST potrebbero essere sbagliati…

È opportuno ricordare che attualmente PANYNJ è impegnata solidalmente con Larry Silverstein nella ricostruzione del nuovo WTC e che quindi non essendo stato valutato dal NIST alcun limite o prassi per l’invio dei commenti è probabile che anche solidalmente le due entità abbiano intrapreso di comune accordo una strategia rafforzante le richieste di puntualizzazione dei dettagli di cui alle polemiche suindicate per una propria salvaguardia.

Non sembra un caso leggere anche da parte del PANYNJ una critica volta a precisare l’uso del termine “generally”, così come fatto dallo studio legale di Silverstein…

Le ultime quattro note segnalate dal PANYNJ sembrerebbero piuttosto regalare l’erronea sensazione di una critica diretta se non fosse che in realtà denotino quanto invece la stesura dei rapporti del NIST, e la loro pubblicazione, non siano così facilmente agibili da parte del pubblico.

In una di queste, richiamando le fotografie dell’angolo sud-ovest e altre evidenze fotografiche, PANYNJ afferma che il NIST non avrebbe preso in considerazione i danni all’edificio. PANYNJ infatti cita sempre il NIST NCSTAR 1 A(rapporto finale WTC7), per riprenderne un estratto e richiederne la precisazione relativa…

E in quel rapporto quelle foto veramente non ci sono!

Se ne trovano invece (…solo una parte, date le FOIA in tal senso negate finora dal NIST per il rilascio al pubblico) nel 1° volume del NIST NCSTAR 1-9, capitolo 5°:

http://wtc.nist.gov/NCSTAR1/PDF/NCSTAR%201-9%20Vol%201.pdf

…dove si scoprono le tanto reclamate foto dell’angolo sud-ovest dell’edificio “7”… e quelle riprendenti la facciata sud, mai interamente e dal 23° piano in su!

Questa nota del PANYNJ appare essere quindi un falso clamore… Senza che quelle prima possano considerarsi delle dure polemiche, come imperversa invece il guru-imbroglione nel vedervi una “dose di disaccordo rincarata”…

…concludendo, soltanto dai commenti dello studio legale di Silverstein e di PANYNJ, si apprende che il rapporto del NIST:
- È difficilmente agibile
- Contiene contraddizioni in relazione alle norme dello spessore antincendio
- Non ha analizzato esaustivamente le conformità al codice vigente del WTC7 (vedi post precedente)
- I calcoli in alcuni tratti appaiono imprecisi poiché mancanti dei dati necessari alle conclusioni rilasciate
- Si basa su congetture: su di un piano ha inserito un generatore quando questo all’11 settembre 2001 era inesistente(vedi post precedente)…

…e il guru dei “debunker” Attivissimo, tra le sue continue speculazioni, bisboccia allegramente inventandosi continuamente nuove conclusioni non pertinenti alla realtà…

mercoledì 3 dicembre 2008

Fake-blog "undicisettembre": "1° parte: Attivissimo guru-imbroglione e la "contestazione con forza" della Silverstein Properties!"

Esposti tra le righe negli articoli del fake-blog “undicisettembre” si ritrovano quei lineamenti che, con tutta tranquillità, si potrebbero facilmente ricondurre ad una nuova setta deviata…

Una setta deviata si differenzia da qualsiasi altra regolare in funzione di una mistificazione diretta/indiretta della realtà o di una leggendaria interpretazione di (sacre) scritture esistenti…

In questo caso, le (sacre) scritture(la legge), sono riconosciute nelle “versioni ufficiali” del NIST sui fatti dell’11 settembre 2001.

Tutto quanto sta a valle dell’incauto lettore che si rivolge a questa dannosa dottrina è non-conoscenza della realtà , o peggio, suggestione/plagio…

Ultimamente il NIST, dopo aver pubblicato in forma di bozza per il pubblico il rapporto sul crollo del WTC7, ha presentato il rapporto definitivo sul suo sito:

Pubblicando insieme ad esso tutti i commenti pervenuti da parte del pubblico fino a quel momento:

Per meglio carpire le modalità con cui la suddetta setta deviata si relaziona ai correnti fatti, è sufficiente andare sul fake-blog “undicisettembre”:


http://undicisettembre.blogspot.com/2008/11/wtc7-pubblicato-il-testo-finale-del.html

L’esaltato scrittore dell’articolo qui riportato è Paolo Attivissimo che, probabilmente, in uno dei suoi noti momenti di estasi mistica, si auto-impone una rivisitazione imbonitrice di quei fatti recanti un forte dubbio in seno alle responsabilità dirette degli attentati terroristici dell’11 settembre 2001.

Il guru Attivissimo, pervaso da un’ illuminazione ascetica auto-indotta, descrive in chiave inquisitoria quei commenti contrari alla (sacra)”versione ufficiale” degli eventi del 9/11, badando bene a distinguere gli autori dei commenti in due categorie, buoni commentatori e cattivi commentatori:
a) Buoni commentatori:
- Silverstein
- PANYNJ
- …e tutti quelli che accolgono favorevolmente le conclusioni del NIST
b) Cattivi commentatori:
- Tutti coloro i quali sospettano un “inside-job” negli eventi del 9/11

Il World Trade Center era costituito da 7 edifici. Il WTC7 era di proprietà di Silverstein e le 2 torri gemelle erano sotto il suo controllo, in cordata a Westfield America, per mezzo di un contratto di leasing stipulato con Port Authority of New York & New Jersey circa due mesi prima degli eventi del 9/11.

La vicinanza tra la stipula del leasing e gli eventi del 9/11, la nulla bontà dell’investimento operato da Silverstein a torri integre, la vetustà degli edifici del complesso direzionale, la costante attività per la miglioria delle condizioni delle polizze assicurative nel poco tempo a disposizione prima del 9/11 e molti altri particolari ancora, inducono a sospettare che il raffinato speculatore possa premeditatamente aver pianificato di mettere a disposizione una location ad alto contenuto simbolico per un “inside-job” ad “hoc”.

Nelle mani di chi avrebbe congegnato una “false-flag” destinata a implementare uno stato di condizione di “guerra ad oltranza”, tanto ricercata nelle ideologie del movimento neo-con internazionale, il crollo del WTC avrebbe destato la “giusta” attenzione nel pathos dell’umanità e un consenso finalizzato ad una reazione precostituita…

Dunque, per la setta deviata dei “debunker” pseudo-scettici, potrebbe mai essersi trovato il nome di Silverstein, com’è successo, tra coloro che hanno pubblicamente contrastato il rapporto del NIST?!

Ovviamente no! Dicono loro.

…se Silverstein fosse stato complice di un auto-attentato sarebbe più (pseudo)logico che rimanesse in un angolino, nascosto al buio, senza farsi vedere né sentire, in modo da attirare meno attenzione su di sé:

"Di ben altro significato sono le osservazioni degli enti e delle società coinvolte nel disastro, come per esempio i commenti della Silverstein Properties, che contestano con forza il giudizio di conformità soltanto generale, ma non totale, dell'edificio alle norme edilizie (per le dimensioni delle scale e per l'entità dei rivestimenti antincendio): segno che il NIST non sta pubblicando una velina concordata e non è in combutta con Larry Silverstein per spianargli la strada dei risarcimenti assicurativi."

(Paolo Attivissimo)

Secondo il “guru”, la Silverstein Properties avrebbe “contestato con forza il giudizio di conformità”(enfasi aggiunta) dell’edificio, ecc.:

http://wtc.nist.gov/comments08/silversteinAnkerwtc7comments.pdf

…il primo dettaglio che salta all’occhio leggendo il commento, perché scritto e ben evidenziato, è che questo non è della Silverstein Properties:

- “On behalf of Silvertsein Properties…”: per conto/in nome della Silvertsein Properties.

In fondo al fax si legge:

- “Finally, I would note that I should be list in the report solely under Friedman Kaplan Seiler & Adelman LLP not Silverstein properties.” …chiederei di essere citato esclusivamente sotto Friedman… e non Silverstein Properties.

Segno questo evidente che né il NIST ha letto il commento fino in fondo, visto che lo riporta sulla lista con la dicitura Silvertsein Properties, e che Attivissimo, il “guru” buffissimo, l’ha ripreso bell’è buono per ricamarci sopra una delle sue solite sublimazioni estatiche ingannevoli…

La società scrivente infatti non è altri che lo studio legale di New York utilizzato da Silverstein:

http://www.fklaw.com/

…sul fax in questione si richiede di correggere delle imprecisioni in relazione all’utilizzo di certe terminologie. Dettagli che potrebbero prestarsi ad interpretazioni e a impugnazioni, da parte di terzi, contro Silverstein e risolversi in richieste di risarcimento…

Nella fattispecie lo studio legale contesta il termine “generally”, utilizzato dal NIST, in riferimento alle norme emanate nel “New York city Building code of 1968” per il progetto del WTC7… Chiedendone la cancellazione… La frase “incriminata” si trova alla pag. 35 del PDF della copia per il pubblico. Nel nuovo rapporto, il NIST si prende a cuore tale richiesta a tal punto da inserire una nota di precisazione. Ve la riporto comodamente qui:

“NIST did not conduct an exhaustive review of the plan and specifications for WTC7 to determine compliance with the NYBC, for the reasons stated in Disclamer no. 4”

Pag. 39 del PDF: http://wtc.nist.gov/NCSTAR1/PDF/NCSTAR%201A.pdf

Risultato: chi volesse impugnare il termine “generally”, interpretandolo a proprio piacimento, contro Silverstein non potrebbe richiamare quanto scritto sul rapporto del NIST in merito, in quanto del tutto inattendibile per non aver condotto ricerche approfondite in relazione alle modalità progettuali dell’edifico “7”…

Velina di Silverstein più evidente di così…!!

Il guru Attivissimo quando è in estasi, si scorda, evidentemente, di essere madrelingua inglese…

Un’altra critica riguardante l’evacuazione del WTC7 mira a richiedere, sotto diversi aspetti, sempre delle precisazioni inerenti frasi che potrebbero essere strumentalizzate legalmente perché riconducibili ad una libera interpretazione…

Il terzo commento richiede la cancellazione di un’indicazione relativa alla presenza di un generatore al piano 8°, perché inesistente all’11 settembre 2001...

Questa è la “contestazione con forza del giudizio di conformità”(enfasi aggiunta) vagheggiata e fantasticata dal “guru” imbroglione Attivissimo…