Un nuovo utente si avvicina al fake-blog "undicisettembre", Helico, il quale pone questo quesito:
"Per polverizzare due colossi di acciaio in pochi secondi ci vuole molta energia : da dove è venuta fuori ? Da un po' di kerosene o non piuttosto da una reazione chimica fortemente esotermica ? E' una questione di termodinamica."
"Premesso che sei fuori tema (in questo articolo stiamo parlando di Pentagono, non delle Torri Gemelle), le torri non sono polverizzate (ci sono resti metallici grandi come case) e si sono frammentate per energia meccanica: quella dei 12/30 piani soprastanti la zona d'impatto e incendio, caduti addosso al resto. Un Pirellone che cade fa un bel po' di danni."
(la risposta non smentisce l'autore...)
Helico:
"Mi scuso per essere off topics , non avevo visto l'argomento.Ma comunque credo che lei non abbia compreso quello che volevo far notare. La polverizzazione , la produzione di polvere , come prodotto della demolizione anzi, come prodotto di una reazione chimica , vi è stata eccome : sarebbe stato interessante analizzare quella polvere per scoprirne la struttura molecolare e sterica. E come in una reazione chimica che si rispetti , per iniziarla abbisogna di una adeguata energia di attivazione. Energia dovuta all'effetto pressorio ? Non credo proprio : a mo' di esempio , per trovare una energia geotermica di quel livello (sviluppata per altro in tempi rapidissimi , caratteristica anche questa di una particolare reazione chimica) a che profondità lei deve andare ? Le ricordo che per trovare una temperatura di "soli" 300 °C lei mi deve scendere a 10 Km di profondita (il gradiente geotermico relativo alla crosta terrestre è di circa +3°C / km).Tanti sono i problemi a cui non capisco come mai non si sia usato l'approccio adeguato.Buon lavoro."
"helico, ti prego, continua la discussione in un articolo più pertinente: ne trovi tanti che parlano di polverizzazione.Ti dico solo che non si tratta di reazione chimica, ma azione meccanica. Il calcestruzzo si è frammentato e polverizzato perché colpito da macerie e precipitato da 400 m.Prendi un blocco di cemento e mollalo dal tetto di casa tua. Non occorre una reazione chimica per romperlo e generare un po' di polvere. Basta l'impatto.Ci vediamo in un articolo di pertinenza, ciao da Paolo."
ancora Helico:
"Ascolti la testimonianza di George Pataki , governatore dello stato di New York http://www.youtube.com/watch?v=F-zvVGx1C54 Ripeto , la polverizzazione vi è stata. Se sono rimasti "pezzi grandi come una casa" vi sono altre "pezzi grandi come una caa" che sono finiti in polvere."
"Finisco la discussione e mi scuso per la mia piccola "azione di disturbo" non volendo assolutamente turbare l'argomento del Pentagono ed augurandole buona fortuna...nell'integrazione dei suoi studi accademici."
In poche parole Attivissimo rifiuta vistosamente il dialogo adducendo alcuna motivozione plausibile, se non che stesse in un post dove si parlava di Pentagono...
Ma andate a lavorare và!
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