giovedì 10 aprile 2008

"Ateismo, scetticismo, "debunking". Altre influenze?"

Un esercizio di dialettica sull’insostenibile contrapposizione nei confronti delle “teorie alternative” è stato strumentalizzato meschinamente dai “debunker” italiani come ulteriore mezzo di persuasione e inganno nei confronti del pubblico.

Questo post è un’analisi, sia sul paradosso che costringe i “debunker” italiani a mantenere le posizioni abbracciate sino ad ora fraudolentemente e sia, sull’atteggiamento screditante, da essi utilizzato, contro i sostenitori delle c.d. “teorie alternative”.

Peculiarità queste destinate a ritorcersi, inevitabilmente, contro loro stessi come un boomerang…
Nell’arco di questi anni, i “debunker” italiani hanno svolto un’attività di dis-informazione (…malsana informazione), senza aver dimostrato ne aver apportato alcunché di nuovo, se non limitatandosi, esclusivamente, all’aver indovinato il significato di una sigla corrispondente ad un inquilino di uno dei piani del “world trade center”, ma più precisamente (…e doverosamente): l’utente “henry62”, (…Enrico Manieri), che sicuramente si discosta un poco dall’approccio, quasi religiosamente scettico, degli altri “debunker” italiani, tempo addietro, aveva ipotizzato che la sigla “UPS” non indicasse il noto corriere internazionale dei trasporti, bensì le batterie, appunto “UPS” (uninterruptible power supply - gruppo di continuità statica), della Fuji Bank…

Il NIST, un organo che posso ritenere prestigioso per certi altri aspetti, ma non per l’espletamento delle indagini sui crolli inspiegati dell’11 settembre 2001 ad esso conferite (…a distanza di sei anni non ancora concluse), confermerebbe la presenza delle batterie “UPS”…

L’intuizione dell’utente “henry62” può essere considerata geniale. Se non fosse che l’euforia che i “debunker” italiani stanno spandendo nel circuito del “debunking”, in merito a tale “clamoroso” avvenimento, è d’indubbio atteggiamento puerile, dal momento che, non sostenendo “teorie alternative”, non si trovino ad affrontare ostacoli di sorta relativi a quesiti ben più importanti e complessi.

Quesiti che inevitabilmente non si può ritenere possano risolversi con una semplice conferma da parte del NIST…

A dimostrazione di tale giudizio, legato alla scarsa importanza risiedente nella presa d’atto da parte del NIST sulla conferma riguardante la presenza delle “UPS”, ne è il fatto stesso che la suddetta conferma (…via-mail), sia arrivata a distanza di parecchi mesi da quando sarebbe stata effettivamente sottoposta all’attenzione di tale organo incaricato dalle autorità governative.

Non si legge di particolari congratulazioni, nella mail pubblicata da “henry62”. Non si riscontrano certi altri significativi chiarimenti in merito agli aspetti per cui una tale notizia debba comportare qualche rispondenza in più, in sostegno della traballante “versione ufficiale”…

A dire il vero lo ritengo un po’ poco, per un gruppo di “ricerca” che non propone “versioni alternative” alla cosiddetta “versione ufficiale”, ma questa è soltanto una mia opinione personale, da profano quale sono io…

Non potendo affermare con certezza che tale risultato ottenuto da “henry62” non sia il prodotto di una manipolazione eseguita ad opera per la disonorevole causa del “debunking”, la reputo, in definitiva, una sua soddisfazione personale, considerando il fatto come quella che si suolerebbe dire: un’eccezione che conferma la regola…

Un’eccezione in considerazione dell’elevato numero d’inesattezze riscontrabili nei post pubblicati nei fake-blog di questi signori.

Dette pubblicazioni, pullulanti di conclusioni personali, spesso disseminate da imprecisioni, sono corredate perennemente, ciò che è peggio, dal discredito sistematico nei confronti dei sostenitori delle “teorie alternative”…

L’interesse di questi individui, oltre che riconosciuto nel dare una sorta di manforte, in termini di credibilità nei confronti della “versione ufficiale”, risiede nel formulare il discredito verso le persone sostenenti le cosiddette “teorie alternative”, di cui un esempio di tali “teorie”, può esserne l’evidenza per cui le torri gemelle e l’edificio “7” siano stati demoliti.

Più si va avanti e più, essi, si affinano in questa particolare “politica del discredito”…

Nel mio post precedente, pubblicai volutamente questa foto riprendente il rappresentante del “debunking” italiano, in una posa ambigua, da un video scaricato su youtube:

Come si può leggere, il tizio è Paolo Attivissimo, giornalista informatico, ripreso mentre pare che dorma! Chiunque venga video-ripreso, mentre sta per esempio parlando, può regalare dei fotogrammi veramente spassosi, come questo mostrato...

Tenuto però considerato che questo modus operandi, effettuato spudoratamente e/o in maniera dichiarata come ho fatto, è innocuo, ritengo che, invece, se effettuato sistematicamente, disinvoltamente e non dichiaratamente è da considerarsi un’operazione screditante nei confronti dell’individuo così raffigurato…

Tale azione risulta poi essere offensiva nei confronti del lettore che vorrebbe comprendere seriamente dei fatti e inavvertitamente si sofferma a guardare tali fotogrammi così poveramente riportati…

In che maniera, i “debunker” italiani, potevano sostenere ulteriormente la “politica del discredito”, se non così miseramente?

Ecco alcuni shot (…non ho potuto riportarli tutti per ragioni di spazio e lunghezza del post) riconducibili a questo atteggiamento scorretto, perseguito con pervicacia e indifferenza nel fake-blog “undici settembre” (ci sono anche fotogrammi, con cui si può fare la differenza su come siano stati scelti, avendo cioè preferito l’integrità visiva del volto per quanto riguarda i sostenitori delle “verità ufficiali” e fattezze mostruose per i volti dei sostenitori delle cosiddette “teorie alternative”):




Questa è una delle tecniche di persuasione e convincimento adottate nel “debunking”. Probabile che qualcuno ritenga che sia un atteggiamento piuttosto infantile, tuttavia la memoria visiva dell’uomo è predisposta a ricordare le immagini, più che i testi, per cui, se il “debunker” italiano, per esempio, etichetta James Fetzer, “complottista”, accompagnando a tale dicitura, un’immagine che lo ritrae sguaiato con la bocca storta a mò di orso Grizzly, uno potrebbe tendere a dissociarsi ed ad apprezzare, per esempio, una foto di Kilsheimer ripreso serio serio in posa rassicurante, davanti alla porzione d’ala del Pentagono distrutta…

L’azione compiuta è mirata.

Probabile che se uno avesse la fortuna di sentirsi rispondere dai “debunker” italiani della motivazione per cui abbiano riportato tali fotogrammi, questi si possano giustificare adducendo, come scusa, che avessero poco tempo per sceglierne di migliori….!

Nel quarto shot è riportato volutamente uno spezzone, dove il “debunker” mette in dubbio la professionalità di Steven Jones per il fatto che egli non sia né un progettista delle torri gemelle né un ingegnere strutturista, ma semplicemente un professore di fisica dell’università…

Praticamente, a sentire i “debunker” italiani, un “pirla”:

“…non sembra particolarmente qualificato per dare un parere tecnico sul comportamento strutturale di un edificio”

Uno dei punti di forza della persuasione dei “debunker” italiani, altrimenti meglio detto volgarmente e identificato per semplicità, “cazzata”, è il seguente:

Rullo di tamburi!

“…tutti gli ingegneri strutturisti del mondo non credono che le torri gemelle e l’edificio “7”, siano stati demoliti”

Di seguito invece un sito composto da autori architetti e ingegneri che analizzano i collassi degli edifici e non approvano pienamente le conclusioni ufficiali relative ai crolli degli edifici suddetti:

http://www.ae911truth.org/

Se analizzassimo, per esempio, su di una pubblicazione del “debunking”, quanti ingegneri strutturisti vi siano a dar credito alle “versioni ufficiali”, constateremmo una verità incontestabile.

In un libro pubblicato in Italia, che ha per oggetto la contrapposizione alle cosiddette “teorie alternative” relative all’11 settembre 2001, dal titolo “9/11: La cospirazione impossibile”, compaiono i seguenti autori:

- Piergiorgio Odifreddi: matematico, logico e scrittore italiano.

http://it.wikipedia.org/wiki/Piergiorgio_Odifreddi

- Umberto Eco: non c’è bisogno di presentazioni…

http://it.wikipedia.org/wiki/Umberto_Eco

- Michael Brant Shermer: laureato in psicologia/biologia, psicologia sperimentale e storia della scienza

http://en.wikipedia.org/wiki/Michael_Shermer

- James Randi: illusionista ed escapologo; “In un intervista per Twilight Zone Magazine, Randi accusò Uri Geller e Byrd di essere gli ispiratori di un piano di ricatto (…“teoria del complotto”!) che mirava a distruggerlo. Byrd fece causa a Randi, la corte trovò che le accuse di Randi erano tecnicamente false, ma non riconobbe a Byrd neanche un dollaro di danni, essendosi formata una scarsa opinione di lui.”

http://it.wikipedia.org/wiki/James_Randi

- Lorenzo Montali: laureato in psicologia sociale, dottorato di ricerca in psicologia

http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100305

- Francesco Grassi: ingegnere elettronico

http://www.francescograssi.com/chisono.htm

- Andrea Ferrero: laureato in ingegneria meccanica

http://www.andreaferrero.it/index.php?id=1

- Stefano Bagnasco: laureato in fisica

http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=200277

Utilizzando le parole di Attivissimo si dovrebbe riconoscere che questi autori “non sembrino particolarmente qualificati per dare un parere tecnico sul comportamento strutturale di un edificio”

Un punto di vista, invece, quello dei succitati autori, accettabile come altri, ma contestabilissimo se adottati i parametri di giudizio di Paolo Attivissimo, giornalista informatico, che oltre ad essere uno degli autori del fake-bock, è il rappresentante del movimento di “debunking” italiano…

Una sua notevole contraddizione, questa, come segno indelebile dell’incoerenza del “debunking”, degna di nota!

Tuttavia, poiché non sono un “debunker” italiano, non speculerò così negativamente sulle capacità intuitive di ogni singola persona per il semplice fatto che queste non abbiano determinate preparazioni…

Un’intuizione, può essere una base di partenza per predisporre delle ipotesi, che sviluppate, possono dare delle conclusioni più o meno utili.

Non necessariamente un’intuizione deve esser determinata da un individuo che abbia una preparazione in un dato campo specifico…

Posso, però, informarmi su ciò che accomuni degli individui, all’interno di un gruppo di lavoro perseguente un determinato scopo, e dedurre se questa comunanza, eventualmente rinvenuta, possa incrinare o meno la credibilità in seno ad una loro conclusione, segnalata come corretta, al pubblico…

Posso farmi delle idee, rispetto alle influenze rappresentate da altri percorsi che essi seguono nell’arco della propria vita…

Indipendentemente dallo svolgimento delle conclusioni dei loro lavori, posso comprendere anche quale tipo di approccio abbiano adottato per determinare una conclusione, per essi, adeguata…

…ciò per meglio costatare, se possibile, nel caso dei “debunker” italiani, su quali basi esprimano giudizi così netti e contrastanti nei confronti dei sostenitori delle “teorie alternative”, per altro non supportati, nelle conclusioni, dalle “versioni ufficiali”…

Una delle posizioni degli autori del fake-book indicato sopra, offerente una comunanza specifica, oltre al “debunking”, è l‘ateismo, considerato unica “strada” razionale percorribile, continuamente ricorrente alla scienza come soluzione contrapposta ad una “fede” non necessariamente sempre religiosa…

La maggioranza dichiaratamente atea, del gruppo di autori del fake-book “9/11: la cospirazione impossibile”, come Odifreddi, Eco, Montali, Randi e Shermer, insiste sulla conoscenza di una verità resa valida in quanto riconducibile all’esperimento scientifico, come base di partenza, dal quale determinare delle conclusioni precise.

Ed è con questo richiamo, che invece, con uno pseudo-tecnicismo al limite dell’allucinante, che dette conclusioni vengono colmate di grossolane imprecisioni, nonché da conclusioni tra l’altro ancora non riconosciute nemmeno dagli stessi organi governativi che al momento stanno lavorando ancora sulle ipotesi, nel caso delle spiegazioni inerenti le dinamiche proprie degli eventi dell’11 settembre 2001.

Un’altra comunanza di questo gruppo di autori, si può evincere nel riconoscimento, di una maggioranza di questi, all’interno di un organo destinato allo studio, ma sarebbe meglio dire alla confutazione, di tutti quelli che vengono comunemente intesi come fenomeni paranormali: il CICAP.

Il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale) si sonsidera:

“…un'organizzazione educativa e senza finalità di lucro, fondata nel 1989 per promuovere un'indagine scientifica e critica sul paranormale. Fa parte dell'European Council of Skeptical Organizations.”

http://www.cicap.org/new/index.php

Una conferma di questa comunanza tra la maggioranza degli autori atei del fake-book “9/11: la cospirazione impossibile”, la ritroviamo implicitamente ammessa dallo stesso sito del CICAP:

“Molti soci CICAP, che si ritrovano nelle posizioni che lei esprime, sono infatti anche soci UAAR, senza che questo ovviamente implichi che l'adesione ad una delle due associazioni significhi il riconoscersi nell'altra”

http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273433


L’UAAR è l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti:

http://www.uaar.it/

…al seguente link il CICAP rivendica come esplicitamente suo il libro, cosa che non vien fatta esplicitamente sul fake-blog “undicisettembre” dove la parola “CICAP”, compare una volta (il resto delle volte ricade maggiormente tra i commenti), in una delle tante recensioni del fake-book, per l’identificazione di appartenenza di uno degli autori:

"11/9 La cospirazione impossibile."
Un libro "CICAP" indaga sulle teorie del complotto
“Ecco una presentazione del libro scritta da uno dei collaboratori, Paolo Attivissimo:…”

http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273365

Il “debunking” effettuato nel fake-bock, è costituito da analisi di esperti nella confutazione dei fenomeni paranormali, in maggioranza atei.

Ci si chiederà per quale motivo sia necessario riconoscere il fatto che i “debunker” italiani siano composti per lo più da individui atei, membri CICAP…

Se si considerasse che l’approccio spirituale, di questi uomini, verso una fede o un credo è nullo (…cosa legittima), e l’essere membri del CICAP consiste nella confutazione dei fenomeni paranormali, posso ritenere che questa scelta possa ricondursi ad un atteggiamento cinico.

Uno spirito di critica “arido”, che non lascia spazio a conclusioni ipotetiche e che si basa soltanto sulle “verità” fino a qul momento provate…

E fino a quel momento soltanto…

Tale approccio può essere valido fino ad un certo punto, poiché se in dubbio è proprio la conclusione “scientifica” rilasciata, nel caso, dall’organo governativo competente, le premesse di tale ragionamento sono già sballate…

Tralasciando tale metro di giudizio, come già detto prima, riscontro che alla base del gruppo di ricerca c’è un’altra caratteristica che indissolubilmente lega in toto la maggioranza degli autori.

Questa caratteristica è un’appartenenza al “credo” dello scetticismo, o razionalismo (…possibilista!).

Il “guru” di questo credo, presente in seno al movimento di “debunking”, è sicuramente Michael Shermer.

Michael Shermer è uno dei succitati autori del fake-book in questione…

http://en.wikipedia.org/wiki/Skeptic_%28magazine%29

L’esperienza di Shermer si è consolidata nell’arco degli anni attraverso la pubblicazione del periodico “SKEPTIC”, nato per impulso di Kurtz del Committee for the Scientific Investigation of Claims of the Paranormal (CSICOP). Lo CSICOP, oggi CSI, è, praticamente, il CICAP statunitense.

“SKEPTIK”: http://www.skeptic.com/

CSI: http://www.csicop.org/

Il CICAP vede la sua nascita grazie agli apporti dello CSI. Alla fine degli anni ’80, Lorenzo Montali (uno degli autori del fake-book, nonché membro CICAP), prese spunto per istituire un organo simile anche in Italia, appunto il CICAP…

Paul Kurtz, filosofo, negli ultimi decenni fondò decine di gruppi di scettici negli USA, formate da scienziati, psicologi, ingegneri ecc. ecc.

Paul Kurtz è l’editore delle pubblicazioni degli “scettici”: attraverso la casa editrice “Prometheus book”, di cui parlerò ampiamente in seguito…

L’organizzazione dello CSI, tra cui vi è Massimo Polidoro, curatore del fake-book, nonché segretario nazionale del CICAP, è composta dai seguenti altri membri:

http://www.csicop.org/about/fellows.html

…tra i membri, c’era anche Randi, uno degli autori del libro, così incensato, senza macchia alcuna, sul sito del CICAP:

http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100071

Non scorgo nemmeno una pecca in tanta lodata descrizione!
Ma forse il CICAP non ricorda che Randi rientra nell’organico di un’altra fondazione,ossia la False Memory Syndrome Foundation:

http://www.fmsfonline.org/advboard.html

“Members of the FMSF are largely individuals who seek to defend themselves from accusations of sexual abuse of children. The FMSF does not attempt to determine whether these members are falsely accused or not. However, everyone who contacts their organization is included in their statistics of "falsely accused". There is little discrimination or skepticism, although members often criticize supporters of survivors of sexual abuse for believing the survivors.”

I membri dell’FMSF sono in maggioranza individui che cercano di difendersi dalle accuse di abusi sessuali di bimbi. L’FMSF non intende determinare se questi membri sono accusati falsamente oppure no. Comunque, chiunque contatta la loro organizzazione è incluso nelle loro statistiche di falsi accusati. C’è una piccola discriminazione o scetticismo, sebbene i membri critichino i sostenitori delle vittime degli abusi sessuali per credere nelle vittime.

http://osdir.com/ml/culture.discuss.cia-drugs/2005-11/msg00063.html

Fondazione, quella in cui ricade Randi, ritenuta ambigua per i seguenti fatti attribuiti ai singoli componenti:

http://www.pehi.eu/dutroux/FMSF_freaks.htm

…e indirettamente riconducibile agli ambienti dei cosiddetti “servizi”, per il bagaglio culturale che alcuni fondatori apportano, provenendo dall’esperienza del progetto MK-ultra:

http://www.mindcontrolforums.com/stopchildrape.net/fms.html

“The FMSF board is almost exclusively composed of former CIA and military doctors currently employed by major universities.”

http://educate-yourself.org/mc/falsememoryhoax1996.shtml

(per la crudezza delle testimonianze contenute, se ne raccomanda la lettura a persone non suggestionabili)

Anche di questa fondazione e della sua difesa da parte di CICAP e CSI, parlerò ampiamente in seguito.

…è utile, riconoscere che queste organizzazioni abbiano avuto a che fare più o meno indirettamente con gli enti governativi predisposti al controllo interno-esterno dell’informazione relativa alla sicurezza Nazionale, non solo, in funzione dei cosiddetti fenomeni paranormali… o comunque di quegli avvenimenti “scomodi”, che si volesse principalmente far ricadere agevolmente, a livello pubblico, in tale “materia”, per, ad esempio, attenuarne l’apprensione in seno alla popolazione, screditandone platealmente i contenuti resi divulgabili o conseguenti da ”fughe” di notizie…

Richiamando, il progetto “stargate”(Controlled Remote Viewing), nel sito, chiaramente governativo, Globalsecurity.org, si legge:

“The initial research program, called SCANATE [scan by coordinate] was funded by CIA beginning in 1970. Remote viewing research began in 1972 at the Stanford Research Institute [SRI] in Menlo Park…”
“A positive assessment by statistician Jessica Utts, that a statistically significant effect had been demonstrated in the laboratory [the government psychics were said to be accurate about 15 percent of the time], was offset by a negative one by psychologist Ray Hyman [a prominent CSICOP psychic debunker]. The final recommendation by AIR was to terminate the STAR GATE effort. CIA concluded that there was no case in which ESP had provided data used to guide intelligence operations.”

http://www.globalsecurity.org/intell/systems/stargate.htm

Se le conclusioni di Hyman fossero inoppugnabili, tanto di cappello, ma poiché le cose non stanno così, vale la pena di chiedersi perché un sito Governativo riporti le affermazioni di un individuo considerato un ciarlatano.

Molte altre organizzazioni non ritengono corretto il giudizio del “prominente debunker” dello CSICOP.

Si rileverebbe che laddove l’ente governativo crei una realtà più o meno scomoda, nel caso degli USA, lo CSI è disposto ad azzerarne l’eventuale insorgere di riflessioni da parte di soggetti terzi, con il discredito sistematico della realtà oggetto d’interesse…

Lo CSI potrebbe avere subito influenze da parte dei preposti “servizi” governativi, per aver sedato sul nascere frenandoli, eventuali clamori derivanti da tali esperimenti?

La domanda, che parrebbe retorica, deriva anche dal fatto che, altrove, un organo valido, come l’IRVA (International Remote Viewing Association), dal canto suo afferma:

“The ambiguous conclusions leads surely to the AIR conclusion-of-choice that it really doesn't make sense for the government to waste further money on it. But we would be misled. The AIR examination was neither in depth, nor conclusive.”

…e ancora peggio:

“Because of the CIA's declassification action, Hyman finally WAS authorized access to the majority of the research, had he chosen to examine it. However, he himself admits he never bothered, since most of the experiments prior to the SAIC era were in the "three large cartons of documents" he was given at the outset of the study but which he freely admits in a recent article he "didn't have time" to look into (Skeptical Inquirer, March/April 1996, p. 22). In short, he couldn't possibly have known whether those experiments really did suffer from "methodological inadequacies."”

http://irvalibrary.com/papers/airmx03.html

Hyman, secondo globalsecurity.org, “prominente debunker”, in realtà, per sua stessa ammissione, "non ha avuto il tempo" di verificare il contenuto dei cartoni di documenti per le opportune ricerche e verifiche del caso, ciò nonostante, rilascia conclusioni negative in merito alla veridicità o meno dell’esperimento “stargate”...

È evidente, che il suo giudizio fosse predeterminato!

Hyman è un “debunker” dello CSI, CICAP americano…

Anche Hyman è membro dell’FMSF.

Considerato il fatto che molti anni prima, il progetto MK-ULTRA, aveva destato uno scandalo sproporzionato in seno alla popolazione americana, il quesito sopra, mi viene spontaneo…

“Effects of similar magnitude to those found in government-sponsored research at SRI and SAIC have been replicated at a number of laboratories across the world.“

http://www.biomindsuperpowers.com/Pages/CIA-InitiatedRV.html

Lo SRI, appunto lo Stanford Research institute di Menlo Park, per il progetto “Stargate”, finanziato dal Governo, e in questo caso è la CIA a sponsorizzarne la ricerca, si è visto replicare i suoi esperimenti in molti altri laboratori del mondo…

L’ingegnere Stefano Bagnasco, tra i ciccappini autori del fake-book, ha attualmente l’opportunità di collaborare alle ricerche in un istituto autorevole come lo Stanford Linear Accelerator Laboratory di Menlo Park, California…

Se avesse avuto la fortuna di trovarsi da quelle parti e imbattersi in qualche particolare divulgabile, in merito a “stargate”, sarebbe molto interessante leggerne qualcosa di più in merito sul sito del CICAP…

Pertanto spero che abbia modo di leggere questa mia esortazione!

Ciò detto va ricordato che l’atteggiamento devotamente scettico dei “debunker” può far comodo a quegli enti che abbiano necessità di sgonfiare “voci” più o meno scomode a fini che non sempre possono essere solamente economici, o ricondotti tali, come nel caso di “stargate”, dove, oltre vent’anni dopo di finanziamenti, pari a venti milioni di dollari, il Governo decise di terminarne le ricerche… Ammesso che siano terminate veramente.

Precursore della recente divulgazione dello scetticismo moderno, come “credo” seguito da “Shermer”, cui si sono riallacciati in seguito, ad emulazione, una moltitudine d’individui, è stato il “libro-manifesto”:

“Why people believe in weird things: pseudo science, superstition and other confusions of our times”.


Il libro di cui si possono trovare molte recensioni su internet, ma anche nello stesso sito di Shermer”, è molto esplicito e chiarificante in riguardo al “pensiero” utilizzato dagli scettici, per l’ottenimento delle conclusioni…

Alcuni passaggi di questo “manifesto”, sono fondamentali per comprendere il concetto di “metodo” utilizzato dagli “scettici” per l’ottenimento di chiarimenti in merito ai fatti, non spiegati scientificamente, né accettati dalla società.

Alcuni estratti da una recensione di Amazon:

“Modern skepticism has developed into a science-based movement, beginning with Matin Gardner’s 1953 classic, “Fads and Fallacies in the name of science”.”

Martin Gardner è un famoso scrittore nonché divulgatore scientifico e matematico.

Martin Gardner si trova nell’”advisory board” dell’FMFS, come Randi e Himan… nel link segnalatovi sopra, si legge il suo nome nella lista dei componenti della fondazione.

È interessante leggere che quasi tutti questi individui, cosiddetti “scettici”, vengono spesso sostanzialmente contraddetti, nelle “loro conclusioni scientifiche”:

“Gardner failed to cite any specific studies in support of the claim about incest.”

Gardner ha fallito citando qualsiasi specifico studio in supporto della tesi riguardante l’incesto.

http://www.brown.edu/Departments/Taubman_Center/Recovmem/

“Modern skepticism is embodied in the scientific method which involves, gathering data to test natural explanations for natural phenomena. A claim became factual when it is confirmed to such an extent that it would be reasonable to offer temporary agreement. But all facts in science are provisional and subject to challenge, and therefore skepticism is a method leading to provisional conclusions.”

Lo scetticismo moderno è compreso nel metodo scientifico che coinvolge i dati per verificare con spiegazioni naturali, fenomeni naturali. Un risultato è diventato effettivo quando è confermato a tal punto che sarebbe stato ragionevole offrire l'accordo provvisorio. Ma tutti i fatti nella scienza sono provvisori e soggetti a verifiche e quindi lo scetticismo è un metodo che porta alle conclusioni provvisorie.

Se Shermer così pensa, poiché lo scrive in calce al suo “manifesto” dello scetticismo, perché nella cura del “debunking” delle “teorie alternative” relative all’11 settembre 2001, inventa di sana pianta che il crollo di “WTC7” e delle Twin Towers sia dovuto ad un collasso strutturale e non ad una demolizione controllata?

Ciò dal momento per cui non è stato dimostrato scientificamente né da lui né dagli organi competenti il motivo per cui il collasso progressivo abbia avuto il sopravvento sui crolli degli edifici…

Non ci troviamo di fronte a un caso simile a quello di Hyman per “stargate”?!!

Risulta essere un’attività comune, tra gli scettici, quella di non informarsi sugli argomenti, prima di rilasciare conclusioni sostenibili in un contraddittorio:

“Schwartz retorted that Shermer hadn't even read the research he was criticizing:…”

http://www.skepticalinvestigations.org/controversies/Shermer_skepticscage.htm

“Drawing on the opinion of his own photo expert, Dr. Shermer disputes John Ball's conclusions concerning the faking of the Auschwitz air photos, but he fails to explain any of the anomalies found by Ball except the "stitch" pattern mentioned earlier. In the end, Shermer concludes - like the CIA experts two decades earlier-the 1944 photos contain no evidence of the genocide of the Jews at Auschwitz.”

http://www.vho.org/tr/2001/4/tr08footman.html

“Shermer tars the movement with a broad and fallacious brush, absurdly comparing the 911 truth movement with Holocaust denial, a fallacious smear that misstates the 911 position.“

http://existentialistcowboy.blogspot.com/2008/01/michael-shermer-self-described-skeptic.html

…in questo modo non risulterebbe oltremodo difficile dichiararsi scettici!

Tutto ciò considerato posso concludere che:

- I “debunker” sono soggetti in maggioranza atei, inclini allo scetticismo assoluto e/o simpatizzanti e/o operanti all’interno di strutture come l’italiano CICAP e lo CSI americano.

- Il “debunking”, l’ateismo e lo scetticismo nei confronti del paranormale, oltre alle lauree di questi signori, costituiscono il bagaglio culturale per lo svolgimento delle dinamiche di una tragedia come l’11 settembre 2001…

- CICAP e CSI sono legati essi stessi da personaggi presenti attivamente in entrambe le organizzazioni

- Lo CSI, ex-CSICOP, detiene molti suoi membri fondatori, all’interno della fondazione FMSF

- Lo CSI e il CICAP difendono strenuamente le teorie sostenute dall’FMSF

- Lo stesso FMSF, tra i suoi fondatori, ospita scienziati provenienti da progetti di ricerca relativi al controllo mentale, come l’MK-ultra, SCANATE, “Stargate” ecc., finanziati dai cosiddetti “servizi” americani

- È stato ammesso dagli stessi membri CSI che il ridicolizzare e il discredito sono i mezzi per il sostentamento delle teorie nei confronti degli avversari

Per non dire oltre, Marcello Truzzi, staccatosi in seguito dallo CSI, cominciò a ritenere che il “credo” dello scetticismo così divulgato fosse in realtà, più consono definirlo, uno pseudo-scetticismo…

Ciò detto, si può ancora parlare di “metodo scientifico”, così millantato, da parte dei “debunker” italiani?

O bisogna concludere necessariamente che quelle dei “debunker” siano conclusioni precostituite a tavolino preventivamente in ostilità alla reale ricerca della Verità sostenuta da parte dei difensori delle c.d. “teorie alternative”?


Indubbio comunque l’atteggiamento che vede il gruppo di “debunking” italiano ergersi saccentemente come indiscussa autorità in materia…

4 commenti:

Anonimo ha detto...

buongiorno e complimenti davvero per questo blog cosi' interessante e ben scritto, nonche' utile per chiunque ricerchi la verita' sull'undici settembre.
mi chiedevo: ma tu sei scettico, deficiente, idiota o minorato mentale?

stuarthwyman ha detto...

Anonimo! Mi hai confuso per un "debunker", se mi lasci scegliere tra queste caratteristiche!

...deduco che tu debba rileggerti ciò che ho scritto perchè effettivamente ti dimostri un "debunker" senza possibilità d'appello...

Anonimo ha detto...

Consiglio:prova ad essere più sintetico, così scoraggi la lettura.

stuarthwyman ha detto...

...non posso darti torto!

Grazie per il consiglio, terrò presente per il futuro.