domenica 26 luglio 2009

Fake-blog "straker enemy": "Apologia di un "debunker"..."

Avevamo scoperto un “debunker”, madrelingua inglese, fornire traduzioni un po’ troppo forzate, e c’avevamo riso sopra, avevamo trovato un altro “debunker”, esperto in aeronautica, confondere un corso di 60 ore di dizione di sistemi di volo per un corso di simulazione di volo, e ci si era un po’ meravigliati che l’errore fosse vistosamente in favore di una sua nota interpretazione personale dei fatti, eravamo persino arrivati a vedere come un “debunker” esperto perito balistico italiano, nelle conclusioni di un suo studio, riferisse di certe colorazioni osservate in un video palesemente sovresposto, e lo avevamo considerato eufemisticamente un po’ troppo zelante…

Non avevamo tuttavia mai visto un “debunker”, a suo dire preparato professionalmente sugli esplosivi in genere, ritrattare ancor prima che venissero commentate da un esperto le sue stesse considerazioni in relazione ad un dibattito appunto vertente sulla potenza degli esplosivi…


Flash-back

Oggetto della discussione all’epoca era la testimonianza di Barry Jennings, ripresa da me in più tempi in questo blog e sul sito “luogocomune”(qui e qui). Ma nello specifico, i commenti rilasciati dall’individuo descritto in premessa erano scaturiti da questo articolo, copiato e incollato in un fake-blog dei “debunker” dove ad oggi si dovrebbero ancora trovare pubblicati:






Il tenore sarcastico e presuntuoso dei commenti, come si può scorgere rapidamente leggendoli, verte innegabilmente su una questione principale, ossia: la potenza di un’esplosione di un’ipotetica carica da demolizione collocata ai piani rinforzati del WTC7 e necessaria al taglio di una colonna.

Hanmar, tutto sommato, forte della sua esperienza sembra certo di quanto affermi…

Fino a quando, con un articolo successivo non lo si sfidi in un confronto diretto:



L’apologia di Hanmar!

A seguito di tale articolo, anch’esso rapidamente copiato e incollato nel fake-blog sopra, Hanmar si sente in dovere di fare una precisazione. Precisazione che a prima vista appare come una strenua difesa di quanto da lui precedentemente asserito, ma che nel particolare denota la sua volontà di offrire un diversivo utile semmai a tentare di spostare l’attenzione da quanto da lui stesso dichiarato:

Meravigliato dall’ambiguo e discutibile atteggiamento del “debunker”, intuendo dove fosse andato a parare, mi riproposi di lasciar perdere anche se avevo contattato il direttore della cava, ci eravamo incontrati nel mio ufficio con suo figlio, tra l’altro ingegnere strutturale, e avevamo buttato giù una sorta di questionario preliminare di domande e risposte dopo aver riletto alcuni estratti salienti sul rapporto del NIST, in relazione al crollo di WTC7, aver visto alcuni video sul suo crollo e aver commentato alcune immagini e disegni riportati sul NCSTAR 1-9 in relazione alla struttura dei piani rinforzati in cui capitò, rimase intrappolato al 6° piano e dovette scappare all’ottavo piano per mettersi in salvo, Barry Jennings…

A volte ritornano…

Ma come si dice per l’assassino che prima o poi ritorna sempre sulla scena del crimine, così anche il “debunker” è ritornato fraudolentemente sull’argomento tempo dopo, facendo finta di nulla e vagheggiando una battuta ironica assai:

Poichè non è più mio interesse perdere tempo ulteriormente con gente che si rimangia le parole o ci gira intorno, pubblico qui di seguito il questionario suddetto, con buona pace di Hanmar & dei suoi compagni di merende a lui fedeli:

SHM: Attualmente quale attività svolgi?

M.C.: Direttore di una cava di quarzite

SHM: Fate uso di esplosivi?

M.C.: Si

SHM: Che tipo di esplosivi usi?

M.C.: Nitrato di ammonio

SHM: Potresti dire il quantitativo massimo da te utilizzato in cava?

M.C.: 250 kg

SHM: A che distanza ti trovi più o meno dall’esplosione e a che altezza rispetto al piano in cui l’esplosione avviene?

M.C.: 150 metri di distanza, 10 metri più in alto rispetto al piano in cui avveniva l’esplosione

SHM: Come definiresti il rumore da te udito?

M.C.: Rumore sordo, cupo in quanto avveniva tra i 2 e i 7 metri di profondità

SHM: Hai mai visto detonare piccoli quantitativi di esplosivo?

M.C.: 1 kg di gelatina in un foro a 4 metri di profondità, stavamo a 20 metri e sentivamo un rumore molto basso e sordo

SHM: …hai assistito ad esplosioni avvenute fuori terra?

M.C.: Si

SHM: Che quantitativo hai utilizzato?

M.C.: 2 kg di tritolo

SHM: In questo caso a che distanza ti trovavi?

M.C.: Alla distanza di sicurezza: 150 metri circa…

SHM: Come definiresti il rumore da te udito?

M.C.: Rumore più istantaneo e acuto

SHM: Tu e chi stava accanto a te avete provato un forte dolore agli orecchi?

M.C.: Assolutamente niente

SHM: Vorrei entrare un po’ più nello specifico introducendo una testimonianza di un uomo poi salvato, intrappolato in un edificio che poi è crollato. Mi riferisco al WTC7 crollato alle 17:20 dell’11 settembre 2001 a New York. Barry Jennings, questo era il suo nome, ha riferito di forti esplosioni udite al piano 6°, durante la mattina e, a suo dire, provenienti da sotto di lui. Dai rapporti NIST sappiamo che il solaio del piano 6° era rinforzato rispetto agli altri sopra di esso. Il NIST ha redatto un’appendice al suo rapporto in cui esamina l’ipotesi di un evento esplosivo dichiarando che la carica necessaria al taglio di una delle colonne sarebbe stata pari a 2 libbre(907 grammi)…
Secondo te se una carica di esplosivo di 907 grammi venisse collocata su di una colonna
perpendicolare al solaio rinforzato, per esempio a soli 2 metri di distanza da esso, che conseguenze pensi possa provocare ad un uomo che si trovi sul piano del solaio rinforzato?

M.C.: Credo che non abbia conseguenze importanti e non conseguirebbe lesioni fisiche

SHM: Ne sei sicuro, voglio dire, come fai a dirlo?

M.C.: La separazione del solaio è garanzia dell’incolumità della persona e poi se quella è la carica utilizzata per il taglio della colonna…

SHM: Secondo te, lo chiedo con parole mie, è corretto dire che un ostacolo come un solaio rinforzato possa procurare un’attenuazione drastica dell’energia di compressione generata dall’eventuale esplosione dell’ordigno situato a 2 metri di distanza?

M.C.: Ragionevole

SHM: Considerando che, ai lati del piano 5° la propagazione del rumore si trovi ostacolata ai relativi punti cardinali da banchi di ascensori in serie, muri in cemento, serie di generatori, androni delle scale, sfiatatoi, locali tecnici e pannelli con grate e che dal piano 5° in questione al piano 3° si trovino nell’ordine, un solaio pesantemente rinforzato, lo spazio soffitto-pavimento tra piano 5° e piano 4°, il solaio del piano 4° e il presunto punto d’ascolto è possibile secondo te che avendo collocato una carica da 1 kg ca sulla colonna in questione e al di sotto, 2 piani più sotto, appunto al piano 3°, il rumore generato dalla deflagrazione possa essere enormemente attenuato e/o non percepito obbligatoriamente come un’esplosione dai presenti?

M.C.: Assolutamente si, probabilmente non sentirebbero quasi niente…

SHM: Ti mostro il sistema di “belt truss” allestito nella struttura dell’edificio in prossimità dei piani dal quale il testimone ha sentito provenire l’esplosione(5°) e si trovava(6°). Secondo te sbaglio a ritenere che una continuità di elementi ad “X”, inserite in supporto della stabilità della struttura a quei piani e correnti fino a terra, possa frazionare, attenuare e assorbire drasticamente le vibrazioni conseguite dalla deflagrazione di cariche esplosive collocate al piano 5°, preposte al taglio delle colonne, e quindi potenzialmente non essere percepite necessariamente e obbligatoriamente dai presenti al piano 3° come il prodotto di un’esplosione?

M.C.: No, secondo me non sbagli.