lunedì 26 maggio 2008

Fake-blog "undicisettembre": "Hammer to fall..."

Aggiornato il 27/05/2008 ore 18:45
Se esistesse un organo che censurasse chi spaccia informazioni falsificate, i fake-blog dei “debunker” italiani, come “undicisettembre”, avrebbero già cessato di esistere da tempo.

Un’informazione faziosa, quale quella da loro propinata, lascerà un’idea distorta, che, per effetto della condivisione, sul web e altrove, verrà rifilata inconsapevolmente ad altri.

Un evento quale è stato l’11 settembre 2001, nel suo insieme, rivela ben più di qualche sfumatura. Ognuna di queste, è direttamente o indirettamente correlata a detto evento.

Se un individuo decide di fare una ricerca personale sull’argomento, ritenendo valido il metodo utilizzato dai “debunker” italiani, si troverà, prima o poi, a comprendere che i fatti, da questi spiegati, mancano (appositamente) dello spirito critico minimo necessario per l’espletamento di tali ricerche.

Non a caso, come già riscontrato ampiamente in passato, in tali fake-blog, capita di trovare equazioni pseudo-logiche messe in piedi ingannevolmente, al fine di procurare nell’immaginario del lettore una falsa idea riconducibile ad una non meglio identificata propaganda che, come intendimento conclusivo, nel caso particolare, propone al pubblico una verità precostituita a “tavolino”... Guarda caso, una “verità” costituente una ratifica della versione dei fatti c.d. “ufficiale”.

La storia ci ha insegnato che spesso i Governi hanno ricorso a vili stratagemmi per sensibilizzare l’opinione pubblica al fine di ammansirla al proprio volere.

Alcuni di questi stratagemmi compiuti da enti, organizzazioni e Governi sono noti con l'espressione inglese di “false flag”(falsa bandiera). Queste sono concepite per risultare, agli occhi della popolazione, riconducibili a paternità di altri comandi.

Tali azioni permettono un pretesto scaturente implicazioni determinanti un risultato finale premeditato.

Cercando velocemente su Wikipedia “false flag”, si trovano alcuni esempi:

- Gleiwitz, città nel sud della Polonia: nel 1939, Reinhard Heydrich della Germania Nazista costruì ad arte un "attacco polacco" per mobilitare l'opinione pubblica tedesca, e per fabbricare una giustificazione falsa per l'invasione della Polonia (1939). Questo avrebbe dato inizio alla Seconda guerra mondiale.

- Nell'episodio di Mukden, del 1931, funzionari giapponesi costruirono un pretesto per annettere la Manciuria facendo esplodere una sezione di ferrovia. In seguito, produssero la falsa affermazione per cui sarebbe stato rapito uno dei loro soldati nell'episodio del ponte Marco Polo, come scusa per invadere la Cina.

- Nel 1939, l'URSS bombardò il villaggio di Mainila alla frontiera con la Finlandia, e fece finta che molte persone fossero morte. Ciò fu utilizzato come giustificazione per attaccare la Finlandia.

…leggendo anche Macchiavelli, che all’inizio del ‘500, sintetizzava, nel “Principe”, quanto “Il fine giustifica i mezzi”, si comprende quanto, fin dall’antichità, un espediente, possa costituire un evento di comodo per ottenere pretesti, interruzioni di disordini, risanamenti economici, ritorsioni ecc. ecc.
Da cinquecento anni a questa parte, scoperte scientifiche eccezionali si sono avvicendate.

Se in passato si poteva costituire un evento simile con tranquillità estrema, oggi, per determinare un’operazione simile, è necessario predisporre sulla scacchiera diversi “pezzi” costituiti da stampa, politica, autorità governative, televisione, “macchina” militare ecc.

Per i “debunker” italiani questa ricostruzione evidentemente non regge, dal momento che in merito a una di queste operazioni, c.d. “false flag”, sul fake-blog “undicisettembre” si legge nella conclusione di un post relativo:

“L'ultima, inevitabile, riflessione è che il caso dell'operazione Northwoods dimostra proprio che nessun complotto resta segreto all'infinito.”


…risulta essere, invece, una notevole contraddizione cozzante con il titolo che i “debunker” italiani hanno deciso di dare al post:

“Northwoods, il precedente che non c’è”

http://undicisettembre.blogspot.com/2008/04/northwoods-il-precedente-che-non-c.html

Il “debunker” di turno, proponendo che Northwoods non si debba considerare quale “precedente”, lo richiama, comunque, quale complotto non rimanente segreto all’infinito!

Northwoods è un’operazione complottista, mai messa in atto, più semplicemente, secondo la documentazione a disposizione di chiunque, venne proposta in maniera generalizzata, all’inizio degli anni ‘60.

…”hammer” propone che tale operazione sia un “precedente che non c’è”, poiché mai realizzato, ma poi scrive che “l’operazione dimostri quanto nessun complotto rimane segreto all’infinito”.

Dunque, per il “debunker” italiano, la rappresentazione di un complotto proposto e non avvenuto, è la stessa cosa di un complotto eseguito: “Se l'11 settembre fosse davvero una cospirazione, potremmo aspettarci che venga prima o poi desecretata.”(Hammer)!

Certo, uno che deve dimostrare che i complotti non rimangono segreti all’infinito, nel momento in cui come esempio tangibile decide di portare, un complotto non avvenuto, denota l’assurdità della propria comprensione in merito all’esposizione stessa!!!

Tra il titolo e la conclusione, del post mistificante di “Hammer” è lampante, per chiunque, dopo la lettura, questa sostanziale contraddizione…

Una contraddizione confusionaria che non rende giustizia a ciò che “Northwoods” rappresenti veramente in seno agli eventi dell’11 settembre. Un’imprecisione che determina un nulla totale, ancora una volta, pubblicato sul fake-blog “undicisettembre”.


Discostandoci un poco da questo modo surreale di ragionare, suggerito dai “debunker”, troviamo esempi di menzogne compiute (…al pari di una “false falg”), che, in passato, sono durate secoli, prima che si scoprissero!

La “Donazione di Costantino” è una di queste!
Nel caso, la Chiesa si era attribuita la titolarità di vaste terre sulla base di un falso testamento-scambio da parte, appunto, di Costantino, guarito dalla lebbra grazie al Papa.
Un falso storico (…avvenuto, eseguito e realizzato!!!) ad “hoc”che, strumentalizzato per secoli, aveva dato, al Papa di turno, la possibilità di negoziare servigi con altri Stati compiacenti, in maniera ingannevole…

La durata della credibilità, relazionata alla vita di un uomo, potrebbe essere si considerata l’equivalente di un tempo infinito!!!

Nel ’63, un’altra operazione “false flag” veniva elaborata dalla CIA con il nome di “CHAOS”.
Lo scopo era contrastare l’avvento del comunismo in tutto il mondo. (wikipedia)
Un’estensione dei principi di tale iniziativa è riscontrabile dal Manuale da Campo 30-31 dell’esercito degli USA:

"Possono esserci momenti in cui i governi ospiti mostrano passività o indecisione di fronte alla sovversione comunista e, secondo l’interpretazione dei servizi segreti americani, non reagiscono con sufficiente efficacia (…) I servizi segreti dell’esercito degli Stati Uniti devono avere i mezzi per lanciare operazioni speciali che convincano i governi ospiti e l’opinione pubblica della realtà del pericolo insurrezionale. Allo scopo di raggiungere questo obiettivo, i servizi americani devono cercare di infiltrare gli insorti per mezzo di agenti in missione speciale che devono formare gruppi d’azione speciale tra gli elementi più radicali (…) Nel caso in cui non sia possibile infiltrare con successo tali agenti al vertice dei ribelli, può essere utile strumentalizzare per i propri fini organizzazioni di estrema sinistra per raggiungere gli scopi descritti sopra. (…) Queste operazioni speciali devono rimanere rigorosamente segrete. Solamente le persone che agiscono contro l’insurrezione rivoluzionaria conosceranno il coinvolgimento dell’esercito americano negli affari interni di un paese alleato."

Riscontriamo la pseudo-logica ingannevole utilizzata dal “debunker” per meglio plagiare la lettura dell’inconsapevole lettore:

guerra fredda=>predisposizione “Northwoods”

inavvicinabile a

periodo di pace=>impossibilità di predisposizione “false flag” 11 settembre 2001


Come al solito: per prima cosa, bisognerebbe dimostrare i dati, perché altrimenti l’equazione risulta immediatamente erronea!

Il punto di forza del concetto d’inavvicinabilità travisato tra “Northwoods” e gli eventi dell’11 settembre 2001, viene così, espresso da “Hammer”:

“Un simile clima di "pericolo imminente" non vigeva certo alla fine degli anni '90 e fino a prima dell'11 settembre stesso. Il contesto storico era quindi completamente diverso e meno esasperato: mancavano le condizioni alla base perché si arrivasse a eccessi di questo tipo.”


A sentire “Hammer”, nel 2001, ci saremmo dovuti trovare in un periodo di pace rispetto ai “freddi” anni ’60…!

In verità, questa sua considerazione personale non ha riscontri plausibili, né conferme con il periodo stesso nel quale si auspica un evento catalizzatore come una nuova “Pearl Harbour”:

“Further, the process of transformation,
even if it brings revolutionary change, is
likely to be a long one, absent some
catastrophic and catalyzing event – like a
new Pearl Harbor.”

(pag. 63)

“…even a global Pax Americana will not preserve itself.”
(pag. 13)


http://www.newamericancentury.org/RebuildingAmericasDefenses.pdf

(il sito, attualmente, non è disponibile, per chi volesse ho la copia del rapporto: “Rebuilding Americas Defenses”)

Pearl Harbor è stato il pretesto per cui gli Stati Uniti, con il consenso dell’opinione pubblica, sono entrati in guerra nella seconda guerra mondiale.

L’ingresso in guerra ha sancito ingenti finanziamenti conferiti alle industrie belliche e all’apparato militare.

Il programma dello PNAC stabilisce in effetti un sostanziale ammodernamento delle forze militari di ciele-mare-terra, traducibile unicamente in un finanziamento spropositato da parte del Governo…

…grazie all’intervento propizio di un evento catastrofico e catalizzatore.

In realtà, nel 2001 (…e ancora oggi), ci trovavamo in un ennesimo periodo di tensione, in cui gli Stati Uniti sono intenti a mantenere la propria supremazia economico-militare-politica sul mondo. (…la conferma è nel rapporto dello PNAC)

Tale evento, così auspicato dallo PNAC, “Project for a New American Century” (think-tank neo-con), costituirebbe l’antitesi del sostanziale riarmo e dell’ammodernamento di tutte le forze militari americane, in America e all’estero ivi incluse tutte le basi sparse per il mondo…

…con questo rapporto, “REBUILDING AMERICA’S DEFENSES”, viene evidenziata la necessità per il mantenimento dello status di super-potenza mondiale da parte degli Stati Uniti d’America…

Nelle due epoche, concorrono due scenari ben distinti e separati che, articolati possono dare un’impressione di ciò che fossero gli Stati Uniti all’inizio degli anni ’60 ed ora…

Negli anni ’60 esisteva un contendersi, tra due blocchi politico-militare-geografico, per il ruolo di super-potenza militare mondiale dominante.

Ora, c’è un’unica super-potenza militare mondiale, uscita vittoriosa da questo confronto, impegnata a mantenere la propria posizione di egemonia militare sul resto del mondo…
(vedi PNAC)

Le epoche cambiano, cambiano I contesti storici, ma i principi per i quali siano richieste operazioni “false flag” restano identici…

Evidentemente, “Hammer” non ha le idee chiare, per rapportare in maniera così distorta le due epoche...

L’evoluzione di “Northwoods”

La guerra in Vietnam era finita, lo scandalo “Watergate” era un ricordo, Cuba era un lontano pericolo, il comunismo se ne stava rintanato dietro la sua “cortina di ferro”…
Quale nuovo pericolo imminente minacciava gli Stati Uniti?
Semplice…

Il pericolo non c’era, eccetto l’aver impartito, successivamente, un “Vietnam” ai sovietici, con la guerra in Afghnisthan, l’agenda di copertura, era divenuta l’esportazione della democrazia nei Paesi con forti connotazioni dittatoriali o integraliste, vedi Honduras…

Con l’avvento dei neo-con, consolidatosi in USA negli anni ’70, il mezzo più idoneo per il raggiungimento di tale scopo, diventa la guerra…

Ma per fare una guerra, ci vogliono dei pretesti seri, credibili e soprattutto accettabili da parte dell’opinione pubblica…
E un ruolo determinante è ricoperto proprio dall’opinione pubblica, che supporta, con il suo consenso l’ingresso in guerra del Paese…

La creazione di una moltitudine di organizzazioni governative, indipendenti e/o militari, conosciute con l’appellativo di “think-tank”, intente a sviluppare ipotetici scenari in cui gli Stati Uniti e/o altri Paesi di comodo sono vittime di azioni militari/terroristiche, prende spazio all’interno di una nuova strategia politica atta a determinare la continuità dell’unica super-potenza militare mondiale esistente.

[Ipotizzo un breve scenario in cui vengono espressi, a un “debunker” ipotetico, dei dubbi relativi ad alcune dinamiche degli eventi dell’11 settembre:

“I box-cutters sarebbero stati illuminati dal metal-detector!”

“deb”: “No! I box-cutter potevano eludere tranquillamente la sorveglianza, poiché ricoperti di plastica!”

“I presunti-piloti non avrebbero potuto pilotare tranquillamente aerei in quel modo perché avevano esperienze su altri velivoli ad elica e solo di simulatore!”

“deb”: “Come fai a dirlo? Sei un pilota di Boeing 757 o 767? I dirottatori si sono addestrati al simulatore, riportante gli stessi comandi di una cabina reale."

In gamba ‘sti “debunker” eh?!]

Una testimonianza di uno di questi scenari, che come giustificazione prevedesse la verifica dei tempi di risposta ad un attentato terroristico in corso, è stata data da McNiven attraverso il suo “Affidavit”.

…alcuni estratti:

“The purpose of the study was to identify security lapses and submit corrective actions to the democratic-repubblican political party US Congress.
-
…we were given the scenario of hijacking an airliner and crashing it into 100 story building in America, than we were asked how we would pull this off so that we could create counter measures to “prevent” an attack like this from happening. …”
-
…prompted us questions like: What kind of plane would be best to hijack for this?
My answer was Boeing because it had the “one lock-one key” fleet…
-
Another answer i came up with was a trans-atlantic flight because it would have full fuel tanks…
-
…Lt Teague, told us that the 100 story building in the scenario had bee replaced with the world trade center Twin Towers as the building of concern for the rest of the study…
-
When asked what kind of weapons would be used; I said plastic handled box cutters because they could go through the metal detector…”


http://www.codenamegrillfire.com/docs/affidavit.pdf

…questo è il piano, allo stadio grezzo, dello scenario venduto al pubblico l’11 settembre 2001!

Mc Niven scrive sul suo sito che si è concesso alla “macchina della verità”. Io non so che affidabilità abbia tale artificio, ma i risultati ottenuti darebbero credito alle sue affermazioni.

Lo studio che come obiettivo si propone di ricercare “buchi” in seno alla sicurezza, di fatto, propone anche giustificazioni plausibili determinanti una scaletta d’intervento precisa:
- Elusione della sicurezza aeroportuale attraverso il passaggio al metal detector di “box-cutters”
- Controllo dell’aereo ottenuto dai dirottatori grazie all’insorgere del panico, dovuto alla vista dell’assassinio, opzionale, di una o più persone tra passeggeri. Ciò avrebbe procurato un irrigidimento e un blocco psicologico al fine di limitare potenziali reazioni istintive…
- Utilizzo di aerei passeggeri di linea carichi di carburante per ottenere il massimo danno durante l’impatto sulle torri al fine di determinarne, in maniera credibile, un crollo inaspettato dovuto al forte calore sviluppato sulle strutture, al termine della prima ora, o nell’ora successiva, dopo gli impatti…

In tale scenario si presumeva si, l’individuazione di “falle” in seno alla sicurezza, ma nel contempo si sono ottenute giustificazioni, supportanti la credibilità di alcune dinamiche, con argomentazioni plausibili dei singoli micro-eventi. Strumentalizzate, come si è visto, contro l’opinione pubblica, hanno costruito le cause, conseguenti il consenso unanime al perseguimento degli obiettivi prefissati.

La maggioranza della popolazione (ma non ne sono certo), ha ritenuto queste giustificazioni plausibili allo stesso modo di chi gliele ha proposte.

Lo “scenarietto” ipotizzato prima, invece, serviva a far notare quanto i “debunker” non verifichino le dinamiche degli attentati, bensì, si limitino invece a riportare giustificazioni più o meno plausibili in sostegno delle loro teorie.

McNiven, avrebbe partecipato alla stesura di questo scenario tra il ’75 ed il ’76, oltre 10 anni dopo la redazione di Northwoods…

La differenza sostanziale tra i due scenari ipotizzati, a parte le dinamiche d’intervento, è costituita da una variabile. Questa variabile è la paternità diretta prevista nell’indicazione degli esecutori materiali degli atti:
- In Northwoods, l’esecuzione era attuata ad opera degli organi governativi americani
- In “The Perfect Terrorist Plan”, l’esecuzione è prevista esser congegnata da esponenti del “terrorismo islamico”…

Ad oggi sappiamo che entrambi i piani sono stati predisposti da autorità governative americane…

Ma nel secondo caso, l’autorità governativa si sarebbe privata di una responsabilità “ambigua” diretta…

Segue una domanda retorica che, secondo i “debunker”, dovrebbe avere l’intendimento di dare un senso logico contro la pianificazione di un “inside job” da parte delle autorità governative americane:

Il “debunker”, sicuramente, crederebbe di aver posto una domanda intelligente, in virtù dell’affermazione che propone in seguito…!

Ma la sua domanda, a mio avviso camuffata per non far intendere la questione riflessiva conseguente, ammette una considerazione: se si stava organizzando l’11 settembre, per “hammer”, sarebbe stato più saggio desecretare Nortwoods dopo il “polverone” degli atti stessi.

Provate a immaginare uno scenario dove l’opinione pubblica, apprende una simile informazione, desecretata, magari, dopo qualche anno dagli eventi dell’11 sttembre 2001!

Desecretarlo prima, invece, è consistito, per le autorità governative, in un rigetto da responsabilità in seno a spiegazioni successive obbligatorie imbarazzanti…

Tra desecretare prima e desecretare dopo, è indiscutibilmente meglio e opportuno desecretare prima, in quanto, in visione di attuazione di eventi simili all’11 settembre, ci si sarebbe spogliati subito da facili presagi allarmistici successivi, delimitando invece, tramite un polverone mediatico e scandalistico circoscritto della durata di un periodo clamoroso limitato, la reazione del’opinione pubblica.

Ma questo, penso che sia un ragionamento che chiunque dotato di un po’ di raziocinio tolleri…
Sono solo i “debunker” italiani che si illudono… O vorrebbero consapevolmente fare intendere simili congetture per influenzare la gente con argomentazioni assurde!

Eppure, con semplici verifiche, risulta evidente che per arrivare a tali congetture si servano di espedienti degni di un giallo alla “Colombo”!

Nella nota serie infatti il nostro “beneamato” tenente si trova sempre a combattere con chi gli nasconde le prove sotto al naso, ma lui puntualmente le scopre sempre fino a risalire all’assassino e catturarlo!

I “debunker”, più che nascondere, ingannano attraverso l’enunciazione di particolari o riflessioni determinanti la comprensione dell’argomento in questione.

E così, leggiamo un “hammer” che descrive l’operazione “Northwoods” in un paragrafo del suo post intitolato:

“Il contenuto dell’operazione”

[estratti]

“Come si può facilmente notare, il contenuto dell'Operazione Northwoods è molto meno folle e macchinoso di quanto i complottisti credono che sia accaduto l'11 settembre 2001. Non prevede, ad esempio, lo scambio di grossi aerei con missili, aerei più piccoli, bombe o altre assurdità di questo genere.”

…a questo punto, non si sa più cosa possa esser considerato folle da “hammer”: non prevedendo uno scambio con missili o altro, Northwoods, si deve necessariamente considerare per come è stato pianificato e basta?

Il principio per cui una Nazione ricorra ad una “false flag” è definito in Northwoods, indipendentemente dai mezzi che si utilizzano per predisporre l’evento.

Forse leggendosi la recensione riportata sotto, “Hammer” in futuro cercherà di prendere meno in giro la gente di come penserebbe di fare sistematicamente…

Bamford, nel suo libro “Body of secrets”, tradotto in italiano con il titolo “L’orecchio di Dio”, a pag. 93 offre un concetto vario della possibilità di una “false-flag” qual è Northwoods:

“Esaminandoli con il senno di poi, i documenti ci offrono un nuovo punto di vista sul modo di agire dei vertici della leadership militare. Anche se non riuscirono mai a coinvolgere gli Stati Uniti in una guerra pretestuosa contro Cuba, forse ebbero più successo nel caso del Vietnam. Più di 50.000 americani e più di due milioni di vietnamiti persero la vita in quel conflitto.
Da molto tempo si sospetta che l'incidente del Golfo del Tonchino del 1964, l'evento che segnò l'ingresso degli Stari Uniti nella lunga guerra del Vietnam , sia stato in gran parte architettato 0 provocato dai dirigenti americani per ottenere l'appoggio del Congresso e del pubblico al coinvolgimento americano. Nel corso degli anni, sono stati sollevati seri dubbi sul presunto attacco portato da due navi da pattuglia nord vietnamite contro due cacciatorpediniere americani che si trovavano nel golfo, ma i sostenitori del Pentagono avevano sempre respinto tali accuse, dicendo che gli alti ufficiali non avrebbero mai potuto concepire un simile misfatto.
Ora, però, alla luce dei documenti relativi all'Operazione Northwoods, e chiaro che ingannare il pubblico e creare pretesti per conflitti in cui i soldati americani avrebbero combattuto e sarebbero morti erano pratiche abituali, una strategia d'azione approvata ai più alti livelli del Pentagono. In effetti, l'incidente del Golfo del Tonchino sembra ripreso dai vecchi schemi dell'Operazione Northwoods: «Potremmo far esplodere una nave americana alla fonda nella Baia di Guantanamo e poi incolpare Cuba dell'incidente [...J gli elenchi delle vittime riportati dai giornali americani provocheranno una propizia ondata di indignazione». Basta sostituire "Baia di Guantanamo" con "Golfo del Tonchino", e "Cuba" con "Vietnam del Nord". Non sappiamo se l'incidente del Golfo del Tonchino sia stato una messa in scena oppure un'aggressione reale, ma sappiamo per certo che la dirigenza del Pentagono dell'epoca era sicuramente in grado di concepire un simile misfatto.”

...certo, un domani che si scoprisse una "false-flag" in cui non si contemplasse l'utilizzo di aerei o navi, "hammer" potrà sempre credere che siccome su Northwoods ciò non c'è scritto è impossibile che lo sia, ma noi, come oggi, ce ne infischieremo di ciò che lui più ama credere!

“Hammer” non si da pace tanto che procede nel suo post infliggendo varie distorsioni alla comprensione che la lettura del piano “Northwoods” suggerisce:

“L'Operazione Northwoods non prevede nemmeno, in nessuno dei suoi punti, la connivenza di centinaia di civili, pompieri, giornalisti o altre classi di persone.”

Eppure basta prendere in mano un link qualsiasi riportante la “false-flag”, per trovarci scritto al punto “4”:

“We could foster attempts on lives of Cuban refugees in the United States even to the extent of wounding in instances to be widely publicized. Exploding a few plastic bombs in carefully chosen spots, the arrest of Cuban agents and the release of prepared documents substantiating Cuban involvement also would be helpful in projecting the idea of an irresponsible government.”

“…widely publicized” = largamente acclamati

Solo i mass-media possono acclamare, anche se credo che se la loro portata di allora fosse stata identica a quella del 2001 la loro importanza nel piano sarebbe stata più rilevante…

“…the release of prepared documents”

…il rilascio di documenti preparati descriventi il coinvolgimento cubano: qualcuno avrebbe pensato anche a preparare la documentazione a integrazione e sostegno della successiva dimostrazione propagandistica dell’evento.

…in funzione di queste omissioni “hammer”, distaccatamente, afferma:

“Se il volo American 77 non si è schiantato al Pentagono, dobbiamo immaginare che i suoi passeggeri si nascondano da qualche parte per non essere trovati e che quindi siano parte della cospirazione.”

È un’ipotesi degna di Northwoods, che, in effetti, lo prevedeva pienamente, estratto da Northwoods, punto 8.A:


“At a designated time the duplicate would be subsituted for the actual civil aircraft and would be loaded with the selected passengers, all boarded under carefully prepared aliases.”

Ad un momento stabilito, il duplicato sarebbe stato sostituito dall’attuale aereo civile e sarebbe stato caricato con passeggeri selezionati, tutti saliti a bordo sotto “alias” preparati con cautela.

Se fossero stati indicati sotto “alias”, quindi, non avrebbero avuto necessità di nascondersi! Come “hammer”, il suo alias, sul web, gli permette di non nascondersi!

La necessità di imbarcare passeggeri, in questa tipologia di pianificazione, risultava necessaria per il fatto che in aeroporto sarebbero stati controllati per le normali procedure d’imbarco… e quindi visti!

Nel 2001 il DNA avrebbe potuto sopperire a questa necessità…

Sempre “hammer”:

“Lo stesso dicasi per i passeggeri del volo United 93, dei pompieri che hanno dichiarato l'imminente crollo spontaneo del WTC7 mentre si trovavano a Ground Zero, dei giornalisti che diedero la medesima notizia in diretta mondiale, dei tecnici di settore che hanno redatto studi sul crollo del World Trade Center. In sintesi, coinvolgerebbe una miriade di civili.”

…non necessariamente, tutti quanti, avrebbero dovuto conoscere perfettamente cosa si stesse mettendo in atto…

- I piloti di F-15 ed F-16 in “scramble” eseguirono degli ordini, non necessariamente avrebbero dovuto sapere di una “false-flag” in corso: gli è stato ordinato di portarsi ad un quadrante per un ipotetico obiettivo da raggiungere e loro vi si sono diretti…

- Dei pompieri che per esempio sono stati interessati dalle vicende legate al WTC7 in molti dichiararono di aver ricevuto l’ordine di allontanarsi perché l’edificio fosse in pericolo… e così fecero… e l’edificio crollò. In molti morirono, invece, nel tentativo di salvare persone dentro le torri.

- I tecnici di settore del NIST, della FEMA e di altri enti, hanno avuto l’incarico di indagare sui crolli che a tutt’ora, per loro ammissione, rimangono inspiegati… Quando questi hanno collaborato per le simulazioni di crolli dovuti ad esplosivi, gli sono state affiancate società come l’ARA, che erano compartecipate e/o appaltatrici del BMAG militare alle dirette dipendenze del DoD…

- Idem per i riconoscimenti delle vittime al Pentagono, effettuati da laboratori militari…

- Una parte di giornalisti si è limitata a riportare le notizie e a commentare i video limitatamente al materiale loro fornito…

Che dire poi di questo particolare, omesso ambiguamente da "Hammer", nella lista riportata parzialmente da “Northwoods” al punto 1A:


“11 Sink ship near harbor entrance. Conduct funerals for mock-victims (may be lieu of (10)).”


Affondare una nave vicino all’ingresso del porto. Condurre finti funarali (in luogo di 10 [vittime])

Ripreso ulteriormente così, nel punto 3B, attraverso l’ausilio dei mass-media:

“Casualty lists in US newspapers would cause a helpful wave of national indignation.”

La lista delle vittime nei quotidiani americani causerebbe un’utile onda d’indignazione nazionale.

Le conclusioni di “hammer”, infine, sono la sommatoria confusa degli errori anziesposti:

“…chi vuole ordire un vero complotto che preveda la sostituzione di aerei si preoccupa del fatto che il velivolo sostituto sia esteriormente identico all'originale. I veri cospiratori lo avevano capito già negli anni '60; i complottisti del terzo millennio non lo hanno ancora capito.”


In effetti si attacca a questa considerazione ritenendo che i complotti comportanti l’utilizzo di aerei sostituiti, debbano prevedere che necessariamente siano identici! Fa niente se anche su Northwoods si trova scritto all’inizio:

“Note: The courses of action which follow are a preliminary submission suitable only for planning purposes.”

Le condotte d’azione che seguono sono una richiesta preliminare adatta soltanto allo scopo di pianificazioni [successive].

È evidente che Northwoods è stato travisato dai “debunker” italiani alla solita loro maniera letterale e semplicistica...!

Offrendo al pubblico l’ingannevole percezione di aver argomentato lungamente su quest’argomento ritengono di essere credibili. In realtà hanno ragionato con una pseudo-logica al limite dell’assurdo…

E’ chiaro che il concetto di “Northwoods” sia stato quello di proporre una strategia da attivare contro un preciso Stato avverso politicamente e ideologicamente… Un piano preciso (“time-phased”) non è mai stato organizzato meticolosamente…

Questa la seconda considerazione conclusiva di “hammer”:

“La seconda, naturale, considerazione è che chi vuole ordire un vero complotto coinvolge il minor numero di civili indispensabile. Se è possibile, nessuno.”

“Hammer”, invece, è un vero complottista che non legge Northwoods!

Infatti, da "Northwoods":


“Together with similar inputs from other agencies, they are intended to provide a point of departure for the development of a single, integrated, time-phased plan.”

Insieme ai contributi similari da parte delle altre agenzie, sono intesi a fornire un punto di partenza per lo sviluppo di un singolo, integrato, piano pianificato
(il riferimento è inerente i vari scenari ipotizzati nel piano e alle sue sfumature e coinvolgimenti)

Parlando di agenzie al plurale, come minimo sono 2!

Ci saranno sicuramente per ognuna:
- Un capo: consapevole?
- Un vice (?!): consapevole?
- Un consiglio: consapevole?
- Uno ripartizione in diversi staff perseguenti la pianificazione del particolare: consapevoli?

…per due agenzie.

Poi ci sono gli esecutori…

In realtà è sufficiente frammentare l’incarico al culmine della piramide per ottenere, sempre più a valle, una consapevolezza minima di ciò che il singolo individuo stia attuando…

Mc Niven ne è un esempio evidente… ha un’intuizione lampante sotto i suoi occhi eppure non ha la benché minima conferma della responsabilità degli eventi.

Ha partecipato alla stesura di un piano per tutto simile, nel principio, a “Northwoods”, e in tutto per tutto a quello venduto l’11 settembre 2001, non avendo la piena consapevolezza di chi poi avesse commesso gli eventi stessi…

Termino qui il post rendendo noto che seppur i “debunker” ultimamente abbiano travisato la mancata disponibilità del sito del PNAC, per un fallimento, gli stessi principi di tale programma sono in realtà contenuti in, almeno, altri 4 scenari “think-tank” che esporrò in seguito.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Pretendi davvero che qualcuno possa fidarsi di uno che nemmeno sa che “Il fine giustifica i mezzi” NON è MAI stata scritta o detta dal Machiavelli? Ah... Machiavelli con UNA SOLA C.

La tua ignoranza è paurosa! Torna a studiare, invece che a scrivere baggianate.

stuarthwyman ha detto...

...prenditela con la scuola media Parini di Milano che me lo ha insegnato!!!

Via Goito, non ti puoi sbagliare, vicinanze San Marco...

Per la "c"... ti ringrazio non me n'ero accorto!

Per il resto l'arroganza e la presunzione non servono a niente se non a farti notare quale insignificante buontempone perditempo qualsiasi...

stuarthwyman ha detto...

...nel caso comunque avevi ragione tu, mi sono espresso male io!

Macchiavelli non aveva scritto letteralmente nel "Principe", il famoso aforisma comunque a lui attribuito...

Ricordi Pariniani in decadimento?

Può darsi...

Mi aspetto già la tua reazione idiota, però ti confesso che l'aspetto in trepidante attesa!

Anonimo ha detto...

Hai ammesso l'errore, e hai corretto. Una cosa che apprezzo, pur non condividendo lo stesso il contenuto.

Altri complottisti, non avrebbero né controllato se avevo ragione, né ammesso l'errore, nemmeno di fronte all'evidenza.

Complimenti, seriamente. Nel mio piccolo, ti consiglio di provare a verificare anche tante altre teorie che dai per certe, usando la stessa scrupolosità. Magari rimani della tua opinione, ma sicuramente ti renderai conto che tante inesattezze ^__^

Anonimo ha detto...

PS: però ce l'hai di vizio di scriverlo con due C, eh? :-))))

Sto scherzando, non te la prendere ^_^

stuarthwyman ha detto...

...dimmi dove, come con Machiavelli, pahrdon!, come con Macchiavelli e lo farò!